Badante e lavoro notturno: stipendio e doveri della lavoratrice

Mario nava
badante

Una delle cose che occorre sapere per quanto concerne il lavoro domestico in generale e soprattutto per il ruolo della badante è il riposo giornaliero fisso che non può essere inferiore a 11 ore consecutive. Partendo da questo presupposto, appare evidente che affidarsi ad una sola badante per tutta la giornata, ovvero, averne solo una assunta per un anziano che è pure non autosufficiente non basta.

La badante non può essere in servizio per 24 ore, vuoi perché è effettivamente fuori luogo il lavorare tutta la giornata a prescindere dal settore lavorativo e vuoi perché le 11 ore di riposo consecutive sono imprescindibili. E allora ecco che emerge la figura della badante notturna. Una seconda lavoratrice da assumere per le ore in cui la titolare deve riposare. Ma quanto va pagata, cosa deve fare la lavoratrice e cosa occorre sapere sono argomenti che il contratto collettivo approfondisce.

Quando serve la badante notturna

Un anziano non autosufficiente ha bisogno di assistenza continuativa per tutta la giornata. Le sue esigenze non sono certo parallele alle ore di lavoro della badante. E quando i familiari dell’anziano non hanno tempo di accudirlo, nemmeno la notte, occorre provvedere ad assumere una lavoratrice anche per le ore notturne.

Alzarsi per andare in bagno quando si è alle prese con acciacchi dovuti all’età o alla disabilità può essere un problema per un anziano. Oppure il non riuscire a dormire bene la notte per via delle patologie che si hanno.

La badante notturna serve proprio per dare sostegno a queste e ad altre tipologie di situazione che possono verificarsi anche di notte, quando la badante titolare è a riposo.

La badante notturna deve avere solo i compiti strettamente collegati alle esigenze dell’anziano, nell’espletamento delle necessità sopraggiunte di notte e che da solo non riesce a sciogliere. Per esempio, alla badante notturna non viene chiesto di preparare pasti o di pulire casa come può essere chiesto, lecitamente alla badante diurna.

In linea di massima la badante notturna deve essere in possesso di nozioni infermieristiche dal momento che le mansioni da svolgere oltre a quelle si aiuto all’anziano, possono arrivare anche alla somministrazione di farmaci e medicine.

Badante e contratto di assistenza notturna

Per parlare di lavoro notturno in ambito domestico e quindi con riferimento alle badanti, l’orario di lavoro è quello che va dalle ore 20.00 alle ore 8.00 del mattino seguente. La badante notturna può essere assunta solo con presenza per i casi meno gravi, cioè con l’anziano non autosufficiente ma non invalido a tal punto da necessitare di assistenza continua. Nel caso contrario invece si parla di contratto di assistenza.

Con questa tipologia di contratto la retribuzione base come da minimi tabellari del CCNl deve essere pari a 998,47 euro per il livello BS e 1.131,60 euro per il livello CS. Con contratto di assistenza l’orario di lavoro è quello prima citato, cioè dalle 20 della sera prima alle 8 del mattino seguente. Per il contratto di sola presenza notturna invece l’orario va dalle 21 alle 8. Quando si parla di contratto di presenza notturna la paga base secondo i minimi tabellari è pari a 668,54 sia per il livello BS che CS.

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