Badanti conviventi senza green pass: devono rimanere a casa anche se sospese

Per le badanti conviventi senza green pass sospensione dal lavoro e dallo stipendio ma possono continuare a vivere in casa.
vaccino

Dal 15 ottobre 2021 anche per colf e badanti è obbligatorio il green pass per continuare a lavorare. L’obbligo, infatti, riguarda tutti i lavoratori e di conseguenza, anche quelli domestici. Ma se la badante sospesa perchè senza green pass è convivente come bisogna comportarsi?

A rispondere a questo interrogativo l’associazione che riunisce i lavoratori domestici, “Nuova Collaborazione” “In questi giorni riceviamo molte richieste di chiarimenti – spiega l’avvocato Filippo Breccia, vice presidente dell’associazione – perché il decreto non si adatta perfettamente a questo tipo di rapporto di lavoro e le persone hanno molti dubbi”.

Badanti senza green pass

Le bandanti conviventi che non vogliono vaccinarsi possono essere sospese dal lavoro e, quindi, perdere lo stipendio ma non possono essere allontanate dall’abitazione “Se non si trova un accordo, si deve ospitare in casa il lavoratore sospeso mantenendo inalterato il rischio di contagio”. Il lavoratore sospeso, tra l’latro può anche essere sostituito ma l’assenza del green pass non può essere motivo di licenziamento poichè la mancanza di certificazione verdepuà comportare la sospensione del lavoro ma non il licenziamento.

La badante convivente, quindi, anche se sospesa può continuare a vivere nella casa dell’anziano che assiste anche senza percepire lo stipendio fino alla scadenza del contratto. Almeno questo ciò che sostiene il legale di Nuove Collaborazioni.

A questo si somma anche il disagio, per molte badanti dell’est Europa di avere il vaccino russo, lo Sputnik, che non è riconosciuto per il Green Pass.

“Dal 15 ottobre queste assistenti familiari si troveranno in una situazione difficile: non possono avere il Green pass, quindi non possono lavorare a meno di fare continuamente tamponi, ma a spese di chi? Sarà il caos: in Veneto parliamo di migliaia di lavoratrici, e quindi di migliaia di non autosufficienti, soprattutto anziani, che rischiano di rimanere senza aiuto” spiegano le segrtarie generali dei sindacati dei pensionati.

In molti casi si parla di una terza dose di vaccino somministrato con Pfizer o Moderna, ma ormai siamo agli sgoccioli con le tempestiche o di provvedere ad una certificato verde temporaneo per chi il vaccino ce l’ha.

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