Se ne parla relativamente poco, ma nel decreto Sostegni è stata prevista una misura destinata ai futuri sposi ma non solo, perché ci sono benefit anche per le imprese del settore delle cerimonie relative ai matrimoni.
Il bonus, sotto forma di detrazione fiscale permette di recuperare il 25% delle spese che la coppia sostiene per il proprio matrimonio e che come sappiamo, possono essere piuttosto ingenti. Dal punto di vista delle aziende del settore invece, il bonus è a fondo perduto.
Come recuperare fino a 25.000 euro
Come dicevamo, il cosiddetto bonus matrimoni, che altro non è che una detrazione fiscale che possono sfruttare i futuri sposi, permette di recuperare il 25% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 25.000 euro. Per le aziende invece, si parla di contributo a fondo perduto.
Va ricordato infatti che il settore del wedding è stato uno di quelli più colpiti dai provvedimenti emergenziali di contrasto al Coronavirus, con matrimoni rinviati, feste vietate, distanziamenti obbligatori e così via.
Il contributi a fondo perduto riguarda le aziende del settore titolari di Partita Iva purché trattasi di soggetti residenti o stabiliti nel territorio italiano, e a condizione che svolgano attività d’impresa, arte o professione nel settore della ristorazione collettiva o del wedding.
Come per i precedenti bonus alle attività chiuse o limitate per il Covid, anche questo fondo perduto viene erogato in base ad un determinato parametro che è quello del calo di fatturato. Infatti questo nuovo contributo a fondo perduto, specifico per le imprese del settore dei matrimoni e delle cerimonie, è pari al 30% della differenza di fatturato annuale tra gli anni 2020 e 2019.
Bonus coppi che si sposano, la guida
Il bonus ha validità triennale e riguarda le coppie che convolano a nozze negli anni 2021, 2022 e 2023. La detrazione riguarda i servizi di catering e ristorazione, l’affitto dei locali, il wedding planner, i fiori, i vestiti degli sposi, il servizio fotografico i servizi parrucchieri, acconciatori e truccatori e così via. In pratica, grosso modo qualsiasi spesa tipicamente collegata al lieto evento.
La detrazione va spalmata in 5 dichiarazioni dei redditi consecutive ed in 5 rate annuali di pari importo.
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