In una nota congiunta Carlo Calenda e Serena Brandini chiedono le dimissioni di Pasquale Tridico, presidente dell’INPS, per l’incapacità di erogare la cassa integrazione agli aventi diritto entro le date stabilite e per la dichiarazione sul tasso di povertà assoluta diminuito del 60% (per l’Istat si parla dello 0,6%, non del 60%). La politica, sostengono, deve mantenere quel che promette.
I due spiegano che ad oggi sono ancora 200mila i lavoratori in attesa dei pagamenti “Sono queste le cose che, in piena emergenza, fanno sì che un Paese ne esca vivo o malconcio. È questo il dovere dello Stato, ed è stato disatteso. Si sentono spesso gli esponenti della maggioranza bofonchiare che siamo in una situazione inedita per giustificare questi ritardi, è inaccettabile. Per coronare il tutto, Tridico (e mezzo Governo, citandolo) ha mentito sull’efficacia del Reddito di Cittadinanza, affermando che nel 2019 il tasso di povertà assoluta è calato del 60%, quando secondo dati Istat le famiglie in povertà assoluta sono diminuite, purtroppo, solo dello 0,6%.Le cose sono due – concludono Calenda e Brandini – o l’Istat è passata all’opposizione o il presidente dell’Inps ha sommato a gravissimi ritardi anche le bugie sul Reddito di Cittadinanza. In un Paese normale si va a casa per molto meno. E l’Italia è un Paese normale, chiediamo quindi formalmente le immediate dimissioni del Presidente Tridico”.
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