Coprifuoco, da maggio alle 23 ed a giugno alla 24, le ultime ipotesi

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Dopo che in Parlamento è stata messa nero su bianco la volontà di rivedere il coprifuoco alla luce dei contagi, ecco le ipotesi per i prossimi mesi.
coprifuoco

C’è stata non poca bagarre per quanto riguarda il coprifuoco, il tanto discusso provvedimento che vieta la circolazione senza giustificato motivo dei cittadini dopo una certa ora. Oggi è alle 22 l’ora del “tutti a casa” e su questo che la bagarre si è scatenata in Parlamento.

Un Ordine del giorno della Meloni che intendeva eliminare il coprifuoco è stato bocciato dalla Camera. Salvini e la Lega hanno avviato una raccolta firme contro il coprifuoco, ma non hanno votato a favore dell’Ordine del giorno di Fratelli d’Italia.

Il governo per detonare le fratture interne che sulla votazione della proposta meloniana rischiavano di esplodere, ha introdotto nel provvedimento una postilla che apre a rivedere il provvedimento in futuro, in base ai contagi.

In buona sostanza, il coprifuoco resta, per il momento alle 22:00, mentre in futuro si vedrà, magari allungandolo di una o due ore. Ecco cosa c’è da aspettarsi in vista della stagione estiva.

Coprifuoco, cosa potrebbe cambiare

Come si legge sull’edizione odierna del Messaggero, il coprifuoco sembra avere i giorni contati. A dire il vero, più che la cancellazione totale del provvedimento, ad avere i giorni contati potrebbe essere l’orario, cioè le 22:00.

“A metà maggio sarà effettuata una prima verifica sull’andamento dell’epidemia e secondo le previsioni più gettonate, sempre se il trend dei contagi confermerà il calo che si registra in questi giorni, la durata del coprifuoco sarà accorciata dalle 22 alle 23. Ed è probabile che già a giugno si possa passare alle 24”, questo lo scenario che dovrebbe essere quello più probabile quanto meno nelle zone gialle.

Infatti restano le colorazioni per Regioni e non è immaginabile che una Regione in zona rossa o arancione possa ottenere questo spostamento di orario del coprifuoco.

Perché il coprifuoco potrebbe essere allentato

Dietro queste ipotesi positive di allentamento del coprifuoco ci sono sostanzialmente due fattori. Quello climatico senza dubbio è importante perché apre alla speranza che con la bella stagione il virus possa perdere forza come accaduto lo scorso anno.

E un virus meno forte alleggerisce il carico delle terapie intensive e degli ospedali e insieme alla campagna vaccinale che oggi ha già inoculato il siero a 13 milioni di italiani, fanno ben sperare.

E poi c’è il risvolto economico. Entriamo nella stagione turistica ed in Italia si sa, l’incidenza del settore sul Pil nazionale è enorme. Che appeal avrebbero le nostre località turistiche se per i turisti esteri e nostrani venisse imposto di tornare nel B&B piuttosto che nell’albergo alle 22:00?

Probabilmente sarebbe un colpo durissimo per le strutture turistiche, detonato appena dallo slittamento alle 24 del coprifuoco da giugno. Anche il coprifuoco alle 24:00 infatti appare come elemento boomerang per l’appeal che le nostre località turistiche devono avere per attirare avventori.

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