È senza dubbio l’argomento del momento, ciò su cui gli italiani si dividono di più e in misura maggiore che sul vaccino. Parliamo del Green Pass, il certificato che presto potrebbe essere l’unico modo per fare alcune attività che altrimenti verrebbero precluse.
Il Green Pass potrebbe diventare obbligatorio molto presto, forse non come in Francia, ma grosso modo, in maniera simile. E allora chi non è vaccinato, chi non ha mai preso il Covid o chi non ha un tampone fatto almeno 48 ore prima di un evento, naturalmente se negativo, non potrà fare alcune cose.
È la linea del governo, o almeno quella che sembra voler intraprendere per contenere l’aumento dei casi Covid di queste giornate. Ma cosa potrebbe davvero accadere con il Green Pass obbligatorio?
Italia e Covid, numeri di nuovo preoccupanti, cosa cambia adesso?
Per capire cosa accadrà dal 26 luglio 2021 bisognerà aspettare il decreto e questa è la settimana decisiva per l’esecutivo guidato da Mario Draghi che è chiamato a scrivere le nuove regole anti Covid. Oggi i contagi, evidentemente per via della variante Delta, continuano a salire, anche se rispetto al passato il salire dei contagi sembra non incida sulla risalita dei numeri dei ricoveri negli ospedali, sia ordinari che nelle terapie intensive. Nuovo decreto adesso, con misure che però devono essere necessariamente più restrittive.
L’ago della bilancia, il Green Pass
Green pass alla francese, questo sembra essere ciò che al governo hanno in mente, anche se a dire il vero ci sarebbe un po’ di polemica in seno alla maggioranza. Dalla mediazione sembra che il Green Pass verrà reso pressoché obbligatorio per determinate attività, ma si eviterà di renderlo obbligatorio anche per i ristoranti e i bar al chiuso, almeno se la zona dove sono situati è bianca. Diverso il caso delle zone gialle, arancioni o rosse, perché in quel caso potrebbe essere adottato come obbligo.
Segui Pensioni&Fisco su Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando in alto la stellina