Firmato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, il nuovo DPCM che entrerà in vigore a partire dal 1 febbraio 2022.
Da quella data senza esibire il green pass si potrà accedere soltanto ai negozi che vendono generi alimentari e sanitari. Per tutto il resto servirà il certificato verde. Senza non sarà più possibile neanche andare a comperare le sigarette, un libro o dei vestiti. E non si potrà più andare a ritirare la pensione all’ufficio postale.
L’andare a prendere la pensione in posta, quindi, non è rientrato tra le “esigenze essenziali e primarie» quelle «indifferibili e urgenti connesse alla riscossione, presso gli sportelli delle Poste e degli istituti di credito abilitati, di pensioni o emolumenti comunque denominati non soggetti ad obbligo di accredito”, come previsto in una prima bozza.
E quindi gli anziani sprovvisti di vaccino o dovranno dotarsi di tampone ogni volta che entrano nell’ufficio postale o dovranno trovare una soluzione alternativa al problema in brevissimo termine.
Le soluzioni alla riscossione della pensione senza Green Pass
Ancora pochi giorni prima del 1 febbraio e bisogna sbrigarsi, perchè altrimenti poi servirà il green pass per fare qualsiasi cosa.
Cosa può fare l’anziano senza green pass? Delegare un familiare al ritiro della sua pensione è la prima alternativa. Per farlo dovrà recarsi alle poste per la delega, però, e per questo è necessario agire prima del 1 febbraio.
In alternativa è possibile aprire un conto corrente BancoPosta, un libretto di risparmio postale o dotarsi di una carta prepagata PostePay Evolution su cui dirottare l’accredito della pensione. Poi i soldi si potranno prelevare tranquillamente da qualsiasi sportello ATM anche senza green pass. Ma anche in questo caso bisogna attivarsi prima del 1 febbraio, altrimenti dopo servirà un tampone negativo per farlo.
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