Il premier, Giuseppe Conte, ha anticipato alla Camera dei deputati il nuovo Dpcm che ci traghetterà nuovamente verso la didattica a distanza il divieto agli spostamenti (anche se dopo determinati orari) e le chiusure dei centri commerciali.
Il premier specifica che alla luce dell’ultimo report di venerdì si è evidenziata in Italia una situazione molto critica che porta ad un intervento prudenziale per mitigare i contagi.
Restrizioni su 3 aree
«Nel prossimo Dpcm indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute» specifica il premier spiegando che i tre scenari terranno conto anche dei focolai e della situazione dell’occupazione dei posti letto negli ospedali.
Le misure a livello nazionale
Ci sono delle misure restrittive, però, che saranno valide su tutto il territorio nazionale ad iniziare dalla didattica a distanza per tutte le scuole superiori. Resta la didattica in presenza per scuole elementari e medie anche se la sorte della terza media si sta ancora dibattendo.
« Per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre» afferma Conte.
Nel fine settimana, inoltre, saranno chiusi anche i centri commerciali ad eccezione dei negozi di alimentari, le farmacia, le parafarmacie e le edicole.
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