I contagi continuano ad aumentare nonostante le strette previste dal governo e proprio per questo si sta pensando a delle chiusure misura sui territori maggiormente colpiti dai contagi in accordo con sindaci e governatori.
Ma il governo sta lavorando anche su un nuovo Dpcm che preveda nuove restrizioni per evitare che la curva dei contagi continui la sua salita.
Non si parla ancora di lockdown totale, visto che ancora se ne parla come soluzione ultima in casi estrei ma sembra gravemente a rischio la didattica in presenza nelle scuole.
Nuovo Dpcm, le parole di Conte
A confermare le intenzioni le stesso premier che afferma “Abbiamo adottato un quadro di misure restrittive e a livello regionale ci sono dei governatori che stanno adottando misure ancora più rigide” ma pur ribadendo di non essere in possesso di una palla di vetro conferma che “stiamo lavorando, ci stiamo confrontando con gli esperti e valutando se intervenire ancora”.
La rapida salita dei contagi, infatti, “rischia di mettere in crisi anche la didattica in presenza a scuola, ma non è quello il nostro obiettivo, noi vogliamo difendere, speriamo fino alla fine, la didattica in presenza”.
Anche se in Europa ci sono situazioni peggiori l’Italia vuole anticipare le mosse in vista di un nuovo Dpcm che sia più restrittivo.
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