Nonostante le proteste delle Regioni il governo non fa marcia indietro e nella bozza resta l’obbligo di chiusura per bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie alle 18. Possibilità di apertura la domenica a pranzo ma per le 18 scatta il divieto di consumare alimenti e bevande nei locali, mentre il cibo da asporto potrà essere venduto fino alle 24.
Nuovo Dpcm
Nell bozza, ancora in via di definizione, si legge: “A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00”.
Le misure dovrebbero entrare in vigore dal 26 ottobre e dureranno fino al 24 novembre.
Spostamenti
Anche se non vi è alcun divieto viene raccomandato “a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.
Nella bozza si legge anche che “Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”.
E la scuola?
Al momento resta interamente in presenza solo il primo ciclo (elementari e materna e medie). Per le scuole superiori solo il 25% delle lezioni avverrà in presenza mentre dovranno essere adottate lezioni online, la Dad, per il 75% delle attività su tutto il territorio nazionale.
Inoltre uno stop dovrebbe interessare anche palestra, piscine e sale giochi.