Nuovo lockdown il 15 novembre? Boccia assicura che non sarà come quello di marzo

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Nuova ipotesi di lockdown totale se i contagi non scendono per domenica 15 novembre.
Dpcm

Da oggi nuovi mini lockdown in Italia ma sulla testa degli italiani pende la spada di Damocle di un nuovo lockdown totale se entro il 15 novembre i contagi non iniziano a scendere.

L’ipotesi di un lockdown generalizzato è tornata sul campo della ipotesi: con il crescere della curva dei contagi, infatti, il governo pensa che per rallentare è necessario prendere in considerazioni misure più severe tra le quali spiccano la chiusura dei ristoranti il sabato e la domenica anche a pranzo e la sospensione di alcune attività commerciali che al momento rimangono aperte anche nelle zone rosse.

I ministri Speranza e Franceschini premono per una ulteriore stretta mentre il premier vuol procedere con più cautela “Non possiamo scardinare il meccanismo scientifico delle zone rosse, arancioni e gialle. Dobbiamo aspettare gli effetti delle misure. Ci siamo dati un metodo scientifico e non possiamo metterlo in discussione sull’onda dell’emotività».

Il governo vuole arrivare almeno a domenica 15 per capire l’efficacia o meno del meccanismo delle 3 zone. Se fra 5 giorni, quindi, i contagi non scenderanno l’ipotesi è che tutta Italia sarà dichiarata zone rossa. Ma ci sarà anche bisogno di rivederela lista delle attività che possono rimanere aperte già nel prossimo fine settimana.

A tal riguardo, però, Boccia assicura che non ci sarà un lockdown totale come accaduto a marzo e aprile “La data del 15 novembre non esiste, c’è una decelerazione della curva ma noi dobbiamo chiederci se le reti ospedaliere reggono e questo lo vediamo monitoraggio dopo monitoraggio. Io escludo che si possa fare un lockdown come quello di marzo e aprile, non escludo però che possano esserci altri interventi restrittivi con zone rosse anche in altre Regioni, non sarà comunque una colpa”. 

Ma al tempo stesso il Ministro assicura che “Non c’è nessuno sconto per nessuno la posta in palio è così alta che non consente di fare alcuna valutazione benevole. Se i dati dicono che una Regione deve essere di quel colore vi assicuro che lo diventa”.

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