Pensione di vecchiaia anticipata, quando spetta a 56 o 61 anni?

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La pensione di vecchiaia anticipata permette ai lavoratori invalidi di accedere con soli 20 anni di contributi al compimento dei 56 anni per le donne e dei 61 anni per gli uomini.
Nuovo modello riforma pensioni flessibile tra i 62 anni di età è uscita automatica da 65 a 67 anni senza altri vincoli.

Una pensione di vecchiaia anticipata a 56 o 61 anni sembra un’utopia eppure è una misura che esiste veramente ed è destinata ai lavoratori invalidi che siano in possesso di almeno 20 anni di contributi. Si tratta, in pratica, di una pensione di vecchiaia a tutti gli effetti con requisiti anagrafici ridotti per lavoratori con disabilità. Scopriamola.

Pensione di vecchiaia anticipata

La misura, soggetta ad aumento dell’età pensionabile per adeguamento alla speranza di vita Istat, come abbiamo detto è rivolta esclusivamente a lavoratori disabili con invalidità certificata pari o superiore all’80%.

Specifico fin da subito che si tratta di una misura previdenziale destinata ai soli dipendenti del settore privato e ai lavoratori autonomi che esclude del tutto i lavoratori del pubblico impiego (possono accedervi i dipendenti della pubblica amministrazione iscritti al fondo per lavoratori dipendenti del settore privato, anche se si tratta di un’eventualità molto rara).

I requisiti per accedere a questo tipo di pensione sono i seguenti:

  • almeno 56 anni di età per le donne
  • almeno 61 anni di età per gli uomini
  • almeno 20 anni di contributi versati
  • percentuale di invalidità pari o superiore all’80%.

Per la decorrenza del trattamento pensionistico, poi, è necessario rispettare la finestra di attesa dal raggiungimento dei requisiti che è di 18 mesi per i lavoratori autonomi e di 12 mesi per i lavoratori dipendenti del settore privato.

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