I sondaggi elettorali realizzati per il Corriere indicano il ritorno della Lega di Salvini al comando. Nella precedente rilevazione avvenuta due settimane fa, le intenzioni di voto dell’istituto di Nando Pagnoncelli indicavano il passaggio di testimone del Carroccio a favore del PD e con il partito di Giorgia Meloni subito dietro e con il sorpasso sull’alleato. I colpi di scena si susseguono ma il M5S resta lontano dalla mischia per il podio.
Sondaggi elettorali Ipsos 26 giugno 2021
Se si andasse a votare oggi per le elezioni politiche, il primo partito sarebbe la Lega che ottiene il 20,1% dei consensi. A tallonarlo il Partito Democratico che si piazza al secondo posto con il 19,7%. Sul podio anche Fratelli d’Italia con il 19,4%, mentre più distante e chiaramente in crisi, il Movimento 5 Stelle con il 16,5%.
Forza Italia è stabile al 7,9% e nessun altro partito alle sue spalle riesce a raggiungere la soglia del 3%. Infatti, Azione di Carlo Calenda è stimato al 2,3%, subito dopo c’è Sinistra Italiana al 2,2%, +Europa al 2,1%, Italia Viva di Renzi al 2,0%, Articolo 1/Mdp all’1,5% e i Verdi all’1,4%.
Il recente intervento di Beppe Grillo a gamba tesa, non aiuta il M5S e ancora meno il compito dell’ex Premier Conte che tenta di evitare le tante spaccature interne. Matteo Salvini conferma il declino del suo partito che, nonostante il primo posto, registra un calo del 15% circa rispetto al risultato ottenuto alle scorse elezioni europee.
Per adesso, il nuovo segretario Enrico Letta non è riuscito a dare la scossa al PD che ha guadagnato qualcosa rispetto alla gestione Zingaretti ma resta nei pressi di un 20% che non può essere soddisfacente. Ad esultare è Giorgia Meloni, la leader di FdI ha letteralmente fatto volare il partito che ormai vede il primato vicinissimo.
Sondaggi politici Ipsos: bene Draghi e il suo governo
Il sondaggio Ipsos mette in evidenza l’aumento di giudizi positivi nei confronti del Premier Mario Draghi rispetto a tre mesi fa, che ottiene il 71% con un rialzo di due punti. In crescita e, non di poco, il gradimento per l’operato di governo che passa dal 62% al 69% in circa tre mesi.
I giudizi positivi sono ben più alti di quelli attribuiti al governo Conte II, indicati al 51%, ma oggettivamente ci si riferisce alla vigilia delle dimissioni dell’ex Premier, quindi, in un momento critico nel quale i consensi erano nettamente in calo.
Uno sguardo alle coalizioni: il centrodestra sale dello 0,1% e passa al 49,8%, mentre il centrosinistra allargato (incluso il M5S) perde lo 0,6% e scende al 45,3%.
Giudizi positivi sui principali leader e sul governo Draghi
Leader incontrastato è il Premier Mario Draghi i cui giudizi positivi crescono di due punti salendo al 70,8%. Indiscusso anche il secondo posto di Giuseppe Conte al 52,1% ma in calo dell’1,2%. Sul podio anche Giorgia Meloni con il 38,1% e in crescita dello 0,2%. quarto posto per Matteo Salvini che guadagna l’1,2% e si porta al 31,5%.
Il segretario del PD Enrico Letta passa dal 28,3% al 29,1%, in crescita di un punto Luigi Di Maio che sale al 27,0%. Silvio Berlusconi guadagna lo 0,6% e si porta al 26,4% superato, però, da Carlo Calenda che acquisisce un punto e mezzo in più e passa al 26,7%. Chiude questa classifica Matteo Renzi con un modestissimo 11,5%, in calo dello 0,1%.
In tutto questo, i sondaggi politici di Nando Pagnoncelli indicano che il 68,8% degli italiani approva il governo Draghi che, in una settimana cresce del 2,9%.
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