Oggi, giovedì 11 febbraio 2021 si attende l’esito del voto Rousseau degli iscritti del M5S, sulla scelta del partito di appoggiare il nuovo governo di Mario Draghi. Nel frattempo, Fabrizio Masia ha presentato i sondaggi politici elettorali EMG Acqua nel corso della trasmissione Agorà, in onda su Rai 3. Agli italiani è stato chiesto quali siano le priorità del Paese a cui deve rivolgere maggiore attenzione il nuovo esecutivo, ma anche il grado di fiducia nei leader politici. Inoltre, il parere dell’elettorato sul governo Draghi e quello degli elettori dei singoli partiti.
Fiducia nei leader: Draghi batte tutti
I sondaggi Agorà dell’11 febbraio 2021 realizzati dall’istituto EMG, indicano il futuro Premier Mario Draghi in testa alla classifica di gradimento, con il 63% dei consensi, non era stato stimato la settimana scorsa. Al secondo posto Giuseppe Conte con il 41%, fiducia in crescita di due punti rispetto al 4 febbraio. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si ferma al 39%. Avanza di un punto Matteo Salvini che passa al 34%, probabilmente gli ha giovato il sostegno al governo Draghi.
Nessuna variazione per il governatore del Veneto Luca Zaia (33%) e per quello dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini (32%). Silvio Berlusconi al 29%, in rialzo di un punto. Roberto Speranza si ferma al 28%, il segretario PD Nicola Zingaretti perde un punto e passa al 26%, stessa variazione e percentuale per Roberto Fico. Giovanni Toti, leader di Cambiamo! e presidente della Regione Liguria, passa dal 24% al 25%. Il leader di Azione Carlo Calenda si ferma al 24%. Stabili Luigi Di Maio al 21% e Matteo Renzi al 13%. Vito Crimi cresce di un punto e si attesta al 12%.
La maggioranza degli intervistati a favore dell’appoggio al governo Draghi
Il 61% degli italiani sostiene sia giusto appoggiare il nuovo esecutivo a guida Mario Draghi. Il 22% esprime parere contrario, il 17% non risponde. Gli elettori di Italia Viva (89%) e quelli di Forza Italia (84%) sono i più inclini, seguiti dall’elettorato PD con il 69% e da quello della Lega con il 57%. Divisi gli elettori del Movimento 5 Stelle, il 49% di loro è favorevole a sostenere il governo Draghi, solo il 33% degli elettori di FdI, l’unico partito che ha deciso di non votare la fiducia.
Va da sè, che la percentuale più alta di coloro che non ritengono giusto appoggiare il futuro governo, è degli elettori di Giorgia Meloni (58%), seguito da quelli del M5S (30%). Parere contrario dal 15% degli elettori della Lega, dal 14% degli elettori di Forza Italia, dal 13% degli elettori del PD, appena il 2% da quelli di Italia Viva.
Lavoro e sanità devono essere le priorità del governo Draghi
I sondaggi EMG ci danno un quadro di quali devono essere le priorità del governo Draghi, secondo gli italiani, che hanno avuto la possibilità di dare più risposte. Il 69% indica il lavoro, la sanità per il 61%, decisamente più staccato il resto. Il 35% indica la riforma fiscale, il 26% energia e ambiente, il 21% scuola e burocrazia, il 18% giustizia, il 12% pensioni, il 10% infrastrutture, il 4% preferisce non rispondere.