Uno dei sondaggi politici EMG Different, realizzato poco prima di Natale per Rai spa, ha chiesto agli italiani di esprimere un giudizio sull’operato del governo, in questa seconda fase di emergenza coronavirus. Inoltre, se crede che si possa aprire una crisi dell’esecutivo guidato dal Premier Conte, a breve.
Prevalgono i giudizi negativi sull’operato del governo
Come ha gestito il governo Conte II, questa seconda fase dell’emergenza Covid-19? Solo l’8% ha gradito molto il suo operato, il 26% ha risposto “abbastanza”, per un totale di giudizi positivi del 34%. Prevalgono i giudizi negativi sull’operato di governo: il 27% ha gradito poco la gestione dell’esecutivo, al 29% non ha gradito per nulla, per un totale del 56%. Il 10% ha preferito astenersi dal rispondere.
Ben oltre la metà degli italiani, non ha gradito per niente o poco, le decisioni del governo inerenti la seconda fase dell’emergenza coronavirus. Ma i risultati di questo sondaggio EMG, sono la conseguenza di una visione obiettiva o si tratta di risposte molto politicizzate?
Se ci rifacessimo alle ultime intenzioni di voto espresse proprio dall’istituto EMG, scopriremmo che la somma dei consensi registrata dai partiti di centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Cambiamo) che rappresentano la maggiore opposizione al governo Conte Bis, è pari 49,1%. Ma esiste anche un’altra opposizione, composta da Azione di Carlo Calenda e da +Europa, ma anche da altre piccole liste, che può essere stimata intorno all’8%.
Da questo calcolo molto semplicistico, si evince che il 56% dei giudizi negativi espressi nei confronti dell’operato di governo nella II fase dell’emergenza coronavirus, corrisponde, quasi a specchio, al valore delle forze politiche di tutte le opposizioni. Quindi, l’indice di gradimento nel governo, pare proprio essere politicizzato.
Crisi di governo a breve?
Un quarto degli italiani ha deciso di non rispondere, che rappresenta una cospicua fetta di indecisi. Il 45% ritiene che non sia possibile una crisi del governo Conte II a stretto giro. Il 30% crede in questa eventualità. Appare evidente, proprio per quanto sopra indicato, che non ci crede nemmeno una buona parte dell’elettorato di opposizione.
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