Nonostante il periodo estivo, diversi sondaggisti sono ancora al lavoro per fornire ai committenti le intenzioni di voto nazionali. Gli ultimi dati, in ordine cronologico, li ha diffusi la trasmissione di Rete4 Quarta Repubblica andata in onda il 27 luglio 2020, tramite i sondaggi politici dell’istituto Tecnè. Rispetto alla precedente rilevazione, la Lega è il partito che perde più consensi, mentre il M5S è quello che fa registrare il maggiore rialzo.
Sondaggi elettorali: le intenzioni di voto per Elezioni Politiche
L’ultimo sondaggio politico Tecnè conferma la Lega come primo partito italiano. Tuttavia, il crollo di consensi è molto rilevante. Con un calo dello 0,9%, la forza politica di Matteo Salvini scende al 24,7%. Il Partito Democratico è lontano 4,6 punti percentuali, con il 20,1% cede lo 0,1% e perde l’occasione di recuperare molto più terreno. Continua la cavalcata di Fratelli d’Italia che, questa settimana cresce dello 0,3% e passa al 16,1%. Il M5S è sempre costretto a inseguire, ma l’aumento di consensi è decisamente rilevante (+0,8%) che lo porta al 15,6%, nuovamente vicinissimo al partito di Giorgia Meloni. Stabile Forza Italia all’8,2%.
Nessuno dei partiti minori riesce a superare la soglia del 3%, ma la raggiunge Più Europa, in rialzo dello 0,3%. Crescita importante dello 0,4% per Sinistra e Libertà che si attesta al 2,9%, superando in una sola settimana Azione e Italia Viva. La forza politica fondata da Carlo Calenda perde lo 0,1% e scende al 2,7%, disastroso il risultato del partito di Matteo Renzi che precipita al 2,7%, con un calo di quattro decimali.
Passo indietro del centrodestra dovuto al forte ribasso della Lega, mitigato solo in parte da Fratelli d’Italia. La buona gestione in Europa del Premier Conte, porta consensi a chi lo ha voluto come Presidente del Consiglio ai tempi del governo giallo-verde e a chi lo ha sostenuto sul Recovery Fund, ovvero il Movimento 5 Stelle che si trova a solo mezzo punto da Fdi. Una Giorgia Meloni, critica con il governo ma con toni moderati, continua a portare benefici al suo partito. Il suo consenso risale mentre quello di Salvini crolla, probabilmente per una serie di affermazioni fuori luogo e sopra le righe. Il duello Calenda-Renzi non porta bene a nessuno dei due, evidentemente gli elettori non sono convinti dalle loro posizioni.
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