Tornano le intenzioni di voto Ipsos commissionate per il Corriere della Sera, dopo la crisi di governo aperta da Matteo Renzi, con le dimissioni delle ministre di Italia Viva, Elena Bonetti e Teresa Bellanova, nonché del sottosegretario Ivan Scalfarotto. I sondaggi politici elettorali di Nando Pagnoncelli hanno rilevato che il 42% degli italiani non ha capito il motivo della mossa del leader di IV, mentre il 45% afferma di averlo compreso, il 13% non risponde.
Il 44% crede che Renzi abbia agito per fare gli interessi del proprio partito o quelli personali (52% tra coloro che hanno capito il motivo), solo il 16% pensa che si tratti di un atto dovuto alla differenza di posizioni tra Italia Viva e la maggioranza di governo. Il 9% ritiene che la crisi sia da ricondurre a uno scontro personale tra Renzi e il Premier Conte, il 6% indica quest’ultimo come colpevole di inseguire i propri interessi personali. Il 25% non sa dare una risposta.
La crisi di governo non ha inciso nei giudizi sul governo e su Conte
I sondaggi politici Ipsos riportano che il 43% degli italiani crede che l’esperienza del governo Conte debba andare avanti, il 36% pensa che sia ormai finita, il restante 21% non si esprime. Prendendo in considerazione solo coloro che esprimono la loro opinione sull’operato del governo e di Giuseppe Conte, la percentuale di chi gradisce questo esecutivo rimane invariata (rispetto al mese di dicembre) al 49%. Scende di un punto la fiducia nel presidente del Consiglio che in termini assoluti resta comunque alta (56%).
Sondaggi elettorali Ipsos: Meloni e Renzi in forte calo
Le intenzioni di voto del 14 gennaio 2021 indicano ancora la Lega come primo partito, con il 23,1% dei consensi, ma in calo di quattro decimali rispetto alla precedente rilevazione di dicembre 2020. Anche il PD è in flessione, tre decimali in meno che lo portano al 19,9%. Il Movimento 5 Stelle guadagna lo 0,3% e si attesta al 16,3%, mentre Fratelli d’Italia che era alla pari con il M5S, perde un punto secco e retrocede al 15,0%. Colpaccio di Forza Italia che torna dopo tanto tempo in doppia cifra (10,2%), in rialzo di nove decimali.
Liberi e Uguali sale di mezzo punto e si porta al 3,5%, staccando Azione di Carlo Calenda che sale comunque al 3,3% (+0.3%). La mossa di Matteo Renzi non è piaciuta al suo elettorato, infatti, Italia Viva perde lo 0,6% e precipita al 2,4%, superato da +Europa con il 2,5%, in rialzo di sei decimali. Europa Verde all’1,5%, registra un calo dello 0,3%. Altre liste 2,3%. Il 39,1% degli italiani è indeciso su chi votare o si astiene dal voto.
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