Della riforma pensioni si stava discutendo proprio poco prima che scattasse l’emergenza sanitaria per l’epidemia di COVID-19, e l’ultimo tavolo di incontro tra governo e sindacati che doveva tenersi proprio nel mese di marzo, è stato, ovviamente, rimandato a data da destinarsi.
Riforma pensioni e ipotesi quota 101
Ora che però l’emergenza sanitaria sembra essere stata contenuta il dibattito sulla riforma pensioni inizia a riprendere vita soprattutto in vista della scadenza della pensione quota 100 prevista ad un triennio dalla sua entrata, il 31 dicembre 2021.
Anche nel corso dei mesi di emergenza sanitaria molte sono state le ipotesi avanzate dalle forze politiche e dalle parti sociali. Si tratta, ovviamente, soltanto di ipotesi che non hanno nessun fondamento di realizzazione se prima non troveranno l’accordo di esecutivo e parti sociali.
Prima dell’emergenza sanitaria il Ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone aveva annunciato che il governo, per scongiurare l’inevitabile scalone derivante dalla scadenza naturale della pensione quota 100, stava studiando la possibilità di mettere in atto una sorta di quota 101 per tutti i lavoratori, al fine di garantire un’uscita flessibile a tutti.
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