Addio a tutte le pensioni Addio a tutte le pensioni

Addio a tutte le pensioni, c’è la data

Perché si rischia per davvero di dover dire addio a tutte le pensioni molto presto? Ecco la verità e i problemi da superare.

Un autentico luogo comune è quello secondo cui ai giovani la pensione non arriverà mai. Un detto che parte da un paio di considerazioni inequivocabili. In primo luogo si continua a dire che l’INPS ha i conti in rosso, che rischia di implodere l’intero sistema e così via. Da un altro lato invece si parla di lavoro, con precariato, salari bassi e altri problemi di questo genere, che rischiano di peggiorare la situazione contributiva dei lavoratori. Ma davvero c’è il rischio di dire addio a tutte le pensioni?

I problemi di oggi dell’INPS

In linea di massima sono diverse le cose che non vanno nel nostro sistema previdenziale secondo molti, a rischio implosione. Un dato di per sé positivo come l’aumento della vita media della popolazione è negativo per quanto concerne l’INPS. Infatti per l’Istituto Previdenziale significa dover pagare più tempo la pensione ad un pensionato. A tal punto che sono allo studio soluzioni forse impopolari ma valide per rimandare il problema. Allontanare le pensioni, inasprendo i requisiti, come forse accadrà (ma il governo potrebbe intervenire) nel 2027.
Altra soluzione è quella di ridurre gli importi delle pensioni. Anche in questo caso, soluzione attivabile dal 2027, come d’altronde è accaduto quest’anno. Perché ogni due anni i coefficienti che trasformano il montante contributivo in pensione si aggiornano e se sale la vita media della popolazione peggiorano questi coefficienti.

Addio a tutte le pensioni, c’è la data

Man mano che passano gli anni uno dei problemi più diffusi per l’INPS è il rapporto tra cittadini attivi, che per l’INPS sono i lavoratori che versano i contributi e cittadini passivi che invece sempre per l’Istituto sono quelli a cui paga le pensioni. Se i secondi sono sempre di più ed i primi sempre di meno, è evidente che alla fine il rischio è che manchino i soldi per pagare le pensioni. Senza considerare poi il fatto che sono sempre più bassi i salari e che se è vero che i contributi versati sono commisurati ai salari, è evidente che sono sempre più scarni i contributi che versano i cittadini attivi. Ed è proprio l’entità dei contributi versati un altro problema che rischia di portare a dire addio a tutte le pensioni. Ormai appare chiaro che il sistema viaggia spedito verso misure flessibili, ma da concedere solo se superano determinati importi. Oggi è così già per le pensioni di vecchiaia contributive, dove un contribuente deve arrivare almeno all’assegno sociale altrimenti non può uscire nemmeno a 67 anni. E così è pure per le pensioni anticipate contributive, dove a 64 anni bisogna arrivare a un trattamento non inferiore a 3 volte l’assegno sociale. E si dice che dal 2027 si dovrebbe arrivare a 3,2 volte l’assegno sociale, quindi sempre più in alto. Addio a tutte le pensioni quindi per chi alla luce di quanto sta versando adesso, rischia di non arrivare mai agli importi minimi previsti.