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Pensione anticipata: cosa cambia da aprile 2025

Pensione anticipata 2025: cosa cambia da aprile? Le nuove regole su Quota 103, Opzione Donna e APE Sociale. Scopri le finestre più convenienti per smettere di lavorare.

La pensione anticipata continua a essere un tema caldo per milioni di italiani. A partire da aprile 2025, sono in arrivo novità importanti che potrebbero modificare i piani di uscita dal lavoro per molti lavoratori e lavoratrici.

Chi potrà andare in pensione prima? Quali opzioni restano in vigore e quali cambieranno? E soprattutto: conviene aspettare o anticipare l’uscita?

In questo articolo vediamo cosa succede ad aprile 2025, a chi si applicano le modifiche e quali sono le alternative più convenienti per dire addio al lavoro prima dei 67 anni.

Quota 103, proroga fino a dicembre ma con penalizzazioni

La Quota 103 è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025, ma da aprile si applicano alcune modifiche penalizzanti.

Ricordiamo che Quota 103 consente l’uscita dal lavoro con 62 anni di età e 41 anni di contributi, ma:

  • dal 1° aprile 2025, l’importo della pensione per chi esce con Quota 103 non può superare quattro volte il trattamento minimo (circa 2.300 euro lordi al mese)
  • la finestra per i lavoratori del settore privato resta a 3 mesi, per il pubblico impiego aumenta a 6 mesi

Inoltre, non è prevista nessuna rivalutazione piena dell’assegno fino al compimento dei 67 anni, a meno che non si decida di restare in servizio oltre i requisiti minimi.

Conviene ancora? Solo per chi ha una pensione medio-bassa e vuole uscire prima possibile, altrimenti meglio valutare l’attesa.

Addio ad Opzione Donna “tradizionale”

Dal 1° aprile 2025, viene ufficialmente superata l’Opzione Donna nella sua versione originaria.

La misura resterà solo per determinate categorie, con requisiti molto restrittivi:

  • Età minima: 61 anni (ridotta a 60 con 1 figlio, 59 con 2 o più figli)
  • 35 anni di contributi
  • Riservata a caregiver, disoccupate o lavoratrici con invalidità almeno al 74%

Non è prevista una riapertura ai profili ordinari, e il calcolo dell’assegno resta interamente contributivo, con forte penalizzazione sull’importo finale.

Per chi rientra nei requisiti, può essere un’opzione per uscire presto, ma l’assegno sarà più basso fino al 30% rispetto a quello calcolato con il sistema misto.

APE Sociale e precoci: le novità di aprile

Confermata anche per il 2025 la APE Sociale, con requisiti immutati:

  • 63 anni di età
  • Tra i 30 e i 36 anni di contributi (a seconda del profilo)
  • Condizioni particolari: disoccupati, invalidi, caregiver, lavori gravosi

La misura consente un’indennità ponte fino alla pensione di vecchiaia, ma non si tratta di una pensione vera e propria.

Per i lavoratori precoci (41 anni di contributi di cui almeno 1 anno prima dei 19 anni di età), resta la possibilità di pensione anticipata senza penalizzazioni, ma solo se si rientra in specifici profili di tutela.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi

Il governo sta lavorando a una riforma strutturale che dovrebbe entrare in vigore dal 2026, ma ad aprile non sono previsti nuovi strumenti flessibili di uscita.

L’attesa per una Quota 41 per tutti è stata rinviata, e le alternative alla pensione anticipata restano limitate e spesso penalizzanti.

Chi ha intenzione di lasciare il lavoro nel 2025, quindi, deve valutare attentamente tutte le opzioni, simulando l’importo dell’assegno e confrontando le diverse finestre di uscita.