Le pensioni anticipate si centrano con 42 anni e 10 mesi di versamenti. Le pensioni di vecchiaia invece con 20 anni di contributi ma a 67 anni di età. E poi tra le due misure ordinarie del sistema si incastrano tante altre misure che possono tornare utili. Con età e contributi variabili. Si va dai 30 anni dell’Ape sociale (o 36 per i lavori gravosi) ai 35 di opzione donna e dello scivolo usuranti per finire ai 41 della quota per i precoci. Ma a prescindere da tutto questo, ci sono soluzioni per andare in pensione con solo 5 anni di contributi. E pure in questo 2025 ci sono le vie per riuscirci.
Pensioni: ecco quando 5 anni sono sufficienti per lasciare il lavoro
In genere si tende a considerare sfavorevole alle pensioni il sistema contributivo. Ed in effetti nella maggior parte dei casi il sistema contributivo penalizza le pensioni. Chi ha iniziato a versare dopo l’entrata in vigore della riforma Dini, rientra in pieno in queste regole del sistema che fino a quella riforma era basato sul retributivo. Si chiamano nuovi iscritti coloro che hanno il primo versamento dopo l’entrata in vigore della legge Dini.
Si tratta di soggetti che hanno il primo accredito contributivo solo a partire dal primo gennaio 1996. Ma se il calcolo della pensione è penalizzato per loro, alcune regole del sistema li agevolano. Questi soggetti che in gergo vengono chiamati contributivi puri, a 71 anni di età possono andare in pensione con solo 5 anni di contributi. Una cosa che chi ha versato anche solo una settimana di contributi prima del 1996 non può fare.
Ecco una soluzione alternativa per gli invalidi
Detto dei contributivi puri ai quali è consentito di andare in pensione con solo 5 anni di contributi, ci sono anche altre vie che permettono il pensionamento con una carriera così corta. In questo caso non dipende dalla data del primo accredito bensì da una situazione di invalidità civile. Infatti con 5 anni di versamenti possono andare a riposo anche alcuni invalidi civili. Soggetti affetti dalla riduzione della capacità lavorativa e riconosciuti invalidi civili da una Commissione Medica INPS/ASL con un grado di invalidità pari almeno al 67%, possono sfruttare una pensione con 5 anni di contributi. La prestazione è concessa però solo se almeno 3 anni sono stati versati negli ultimi 5 anni di carriera. La prestazione si chiama assegno ordinario di invalidità e non prevede limiti di età.