Permessi legge 104, è necessaria residenza con il disabile?

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Richiedere i 3 giorni di permessi che la Legge 104 riconosce in tante occasioni è necessario per poter assistere il disabile, ma serve la convivenza?
indennità di accompagnamento
Cosa va e cosa invece non rientra nel modello 730 per quanto riguarda le prestazioni per gli invalidi erogate.

La legge 104 è la legge quadro per la tutela e l’integrazione dei lavoratori con handicap. La legge in questione riconosce importanti agevolazioni sia per il disabile che per i familiari che lo assistono. Benefici che spaziano da agevolazioni fiscali ad esenzioni tributarie. Ma quelli più richiesti e più utilizzati sono, senza dubbi quelli in ambito lavorativo.

Tra i quali ricordiamo anche il congedo straordinario retribuito che permette di assistere per un periodo massimo di 24 mesi un familiare con handicap grave assentandosi dal lavoro e ricevendo un’indennità pari all’ultimo stipendio. Ma per questo benefit è necessaria la convivenza con il disabile.

Tra i benefici più importanti previsti dalla legge 104 ci sono i 3 giorni di permesso mensile ai lavoratori dipendenti che assistono o si prendono cura di un familiare con handicap grave. Si tratta di permessi retribuiti che spettano sia al disabile stesso che ad un familiare che gli presta cura ed assistenza.

Permessi legge 104

Per ottenere i 3 giorni di permesso mensile, però, serve avere la residenza con il disabile?

Iniziamo con l’elencare quelli che sono i familiari che avrebbero diritto a richiedere i permessi legge 104 per l’assistenza del disabile:

  • genitori;
  • coniuge (o parte dell’unione civile);
  • convivente (more uxorio:si tratta del convivente “di fatto”, come individuato dalla cosiddetta legge Cirinnà);
  • parenti e affini entro il 2° grado;
  • parenti e affini entro il 3° grado, se i genitori o il coniuge (o la parte dell’unione civile) oppure il convivente del disabile hanno compiuto i 65 anni, sono anch’essi affetti da patologie invalidanti a carattere permanente indicate con apposito decreto, sono deceduti o mancanti.

Per avere diritto ai 3 giorni di permesso al familiare non è richiesta la convivenza con il disabile, vengono riconosciuti, infatti, anche se il familiare abita lontano dal disabile a patto che l’assistenza, nel giorno richiesto come permesso, venga offerta in maniera adeguata.

Ovviamente se la distanza tra disabile e familiare che lo assiste è superiore ai 150Km sopo avere fruito del permesso in questione, il lavoratore dipendente deve fornire al proprio datore di lavoro adeguata documentazione che attesti di aver raggiunto il luogo di residenza del disabile. Come si attesa? Esibendo il titolo di viaggio o, eventualmente, il ticket autostradale.

Discorso diverso, invece, se si deve fruire del congedo straordinario retribuito per il quale, infatti, la residenza con il disabile è necessaria.

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