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Precari della scuola e Naspi, ecco cosa fare adesso tra PAD, SIISL e PSP

NASPI scuola, ecco cosa fare dopo la presentazione della domanda da parte dei precari della scuola il cui contratto è scaduto il 30 giugno.

Nella scuola la Naspi è un qualcosa che riguarda solo ed esclusivamente i lavoratori a tempo determinato. Essendo dentro il lavoro pubblico o statale che dir si voglia, per i lavoratori a tempo indeterminato della scuola la Naspi non è fruibile.

Ma per quelli che hanno contratti a tempo determinato invece l’indennità per disoccupati spetta. Ma le procedure, visti anche i tempi limitati di disoccupazione a cui sono assoggettati alcuni di questi precari (dal 30 giugno all’apertura del nuovo anno scolastico sono due mesi appena), impongono dei chiarimenti. Che vengono fuori da una nota congiunta Cgil, Inca e Flc Cgil che riportiamo integralmente con le nostre interpretazioni.

La nota congiunta Cgil, Inca e Flc Cgil sulla Naspi scuola 2025

“La campagna Naspi Scuola 2025 sarà la prima dal 24 novembre 2024, che prevede l’iscrizione d’ufficio dei beneficiari sulla piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa)”. In buona sostanza, basta presentare la domanda per essere automaticamente iscritti alla piattaforma.

“Sino a questo momento la categoria dei beneficiari Naspi del settore scolastico, vista la fruizione dell’indennità concentrata in un limitato lasso di tempo prima della rioccupazione con il nuovo anno scolastico, sono stati genericamente esclusi dai Centri per l’Impiego dalle procedure di sottoscrizione del Patto di Servizio Personalizzato e dal controllo delle relative condizionalità”. Fino alla nuova campagna quindi non c’erano differenze tra lavoratori del comparto scuola e altri addetti. Oggi invece le cose cambiano.

L’attuale procedura prevede che, a seguito dell’accoglimento della Naspi, tutti i beneficiari ricevano SMS o e-mail con l’INPS che comunica:

l’iscrizione d’ufficio alla piattaforma SIISL effettuata da INPS in contemporanea con l’avvio della procedura per l’erogazione Naspi. Ma a seguito del messaggio ricevuto ecco che sugli interessati ricade l’obbligo di accedere alla piattaforma entro 15 giorni per:

  • confermare i dati di contatto
  • inserire o aggiornare il curriculum vitae
  • compilare e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD)
  • fornire le informazioni necessarie alla redazione del Patto di Servizio Personalizzato che verrà finalizzato dal CPI.

In conclusione, ecco cosa devono fare i disoccupati

Ricapitolando, il beneficiario della Naspi entro 15 giorni dal messaggio che annuncia l’iscrizione automatica alla piattaforma SIISL, è tenuto alla compilazione del CV e del PAD nel portale. Al termine dei 15 giorni, se i percettori di Naspi non avranno ancora compilato i dati e le informazioni utili sul SIISL, riceveranno un secondo messaggio che li invita a prendere contatti con il Centro per l’Impiego (CPI) per stipulare il Patto di Servizio Personalizzato (PSP).

Si tratta quindi di un adempimento obbligatorio, perché in effetti la Naspi da quando è diventata una misura di politica attiva del lavoro, prevede alcune condizionalità perché i disoccupati devono partecipare alle misure di politica attiva del lavoro e se mai, accettare offerte di lavoro congrue o partecipare alle iniziative loro destinate. La pena per chi non adempie e non rispetta questi obblighi è la riduzione o addirittura la revoca della Naspi.

Come sottolinea la Cgil nella nota, è molto probabile che ai disoccupati della scuola percettori della Naspi le Regioni invieranno l’invito a partecipare (obbligatorio) al programma di formazione digitale di 16 ore denominato Progetto EDO.