L’estate porta con sé non solo caldo e vacanze, ma anche una delle occasioni più attese dai consumatori: i saldi. Anche nel 2025, milioni di italiani si preparano a riempire borse e carrelli, sia nei negozi fisici che online, approfittando degli sconti stagionali. Ma attenzione: per acquistare in modo consapevole ed evitare brutte sorprese, è importante conoscere non solo il calendario dei saldi regione per regione, ma anche le regole che tutelano i consumatori.
Il primo appuntamento con i saldi estivi è fissato per sabato 5 luglio 2025, data scelta dalla maggior parte delle regioni italiane per dare ufficialmente il via alle vendite scontate. Da quel momento, per diverse settimane, sarà possibile trovare capi d’abbigliamento, scarpe, accessori e altri articoli a prezzi ribassati, anche del 50% o più. Tuttavia, la durata e le specifiche normative cambiano da una regione all’altra, ed è bene informarsi in anticipo per sapere fino a quando sarà possibile fare acquisti scontati nella propria zona.
Le date da segnare in calendario
Il calendario dei saldi estivi 2025 varia leggermente a seconda della regione, anche se la maggior parte dei territori ha fissato la data di inizio per il 5 luglio. La chiusura, invece, è generalmente prevista tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre, ma in alcune regioni si andrà avanti anche oltre.
Ecco la panoramica completa delle date:
Regione/Provincia | Inizio saldi | Fine saldi |
---|---|---|
Maggior parte d’Italia | 5 luglio | circa 2–3 settembre |
Liguria | 5 luglio | 18 agosto |
Marche | 5 luglio | 1 settembre |
Calabria | 5 luglio | 4 settembre |
Sicilia/Puglia | 5 luglio | 15 settembre |
FVG/Valle d’Aosta | 5 luglio | 30 settembre |
Bolzano | varia | 13 agosto / 19 settembre |
Trento | scelta individuale | 60 giorni |
Alcune province autonome, come Bolzano e Trento, adottano un sistema più flessibile: i commercianti possono scegliere un periodo di sessanta giorni in base alla stagionalità del proprio bacino turistico. Questa autonomia permette di adattare i saldi anche alle esigenze del territorio, ma rende fondamentale informarsi direttamente presso i negozi o i canali ufficiali locali.
Regole da rispettare e trappole da evitare
Se i saldi rappresentano una grande opportunità per risparmiare, è altrettanto vero che dietro il cartello “-50%” si possono nascondere insidie. Ecco perché è bene sapere che esistono regole precise a tutela del consumatore. Per esempio, in molte regioni vige il divieto di praticare sconti nei 30 giorni precedenti l’avvio ufficiale dei saldi: l’obiettivo è evitare “finte promozioni” che anticipano indebitamente le vendite scontate, creando confusione o aspettative irrealistiche.
I commercianti, durante il periodo dei saldi, sono tenuti per legge a esporre in modo chiaro tre elementi fondamentali: il prezzo pieno originario, il prezzo minimo praticato negli ultimi 30 giorni e la percentuale di sconto applicata. Solo così il cliente può realmente valutare il risparmio e confrontare le offerte. Inoltre, l’aumento del prezzo prima dell’inizio dei saldi per poi applicare uno sconto fasullo è vietato, e in caso di violazioni, le sanzioni possono essere anche molto pesanti.
Come acquistare senza brutte sorprese
Per affrontare i saldi estivi nel modo giusto, è utile seguire alcuni consigli pratici proposti da associazioni a tutela dei consumatori. In un periodo in cui l’euforia da sconto può portare ad acquisti impulsivi, tenere a mente alcune regole d’oro può fare la differenza tra un vero affare e una delusione.
Vademecum Federcosumatori: consigli utili
- Controlla il prezzo originale prima dell’avvio: scatta una foto del cartellino.
- Verifica sconti realistici (es. non oltre il 70 %).
- Richiedi chiarimenti su termini di cambio o reso.
- Conserva lo scontrino: fondamentale in caso di problemi.
- Sfrutta pagamenti tracciabili (bancomat/carta): sono più sicuri e utili in caso di contestazioni.
- Confronta con e‑commerce: spesso offrono promozioni alternative.
- Evita acquisti impulsivi: punta a prodotti di qualità e realmente utili.
Ricordiamo che i diritti dei consumatori valgono anche durante i saldi: lo scontrino resta essenziale per far valere eventuali richieste di cambio o rimborso in caso di prodotto difettoso. E anche se il commerciante può legittimamente rifiutare un cambio per motivi di taglia o gusto, deve comunque rispettare le norme sulla garanzia legale.