Addio Assegno di Inclusione, ti tolgono l’ADI se commetti questi errori

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Come fare per non perdere l’Assegno di Inclusione prima e dopo averlo preso.
Assegno unico

Dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno di Inclusione molto è cambiato per quanto riguarda il perimetro delle misure di contrasto alla povertà della popolazione. A prima vista, noi addetti ai lavoro ma anche la popolazione richiedente, abbiamo notato come sia molto più complicato prendere il sussidio rispetto al passato. Perché obblighi, adempimenti e controlli per la nuova misura sono più aspri rispetto alla precedente. La nuova misura espone gli interessati a rischi ben maggiori rispetto alla misura dello scorso anno. Ecco quindi cosa bisogna fare per non rischiare di essere esclusi dalla misura o di vedere il sussidio decaduto dopo pochi mesi di fruizione.

Addio Assegno di Inclusione, ti tolgono l’ADI se commetti questi errori

Il Reddito di Cittadinanza per le famiglie che lo prendevano, non faceva distinzione alcuna tra minorenni, maggiorenni o anziani. Adesso invece la distinzione c’è e si sente sugli importi della prestazione. Solo over 60, minori e invalidi, o al più, soggetti con carichi di cura, vengono considerati. Però prima di prendere il sussidio bisogna fare domanda e poi iscriversi ad una piattaforma. Parliamo della piattaforma SIISL, che serve per sottoscrivere il PAD, ovvero il Patto di Attivazione Digitale. Senza PAD niente ADI. Il primo errore da evitare è presentare solo la domanda senza provvedere all’iscrizione nella piattaforma. Inutile attendere l’Assegno di Inclusione se non si completa prima la procedura.

Ecco a cosa prestare attenzione per non perdere l’ADI

Allo stesso modo, se l’interessato ha fatto tutto, l’Assegno viene liquidato. Ma non significa che gli adempimenti sono terminati. A gennaio e a febbraio, l’INPS ha usato per la liquidazione della prestazione, l’ISEE 2023. Se i richiedenti non hanno provveduto al rinnovo dell’ISEE entro il 29 febbraio, a marzo addio Assegno di Inclusione. La pratica viene sospesa in attesa del nuovo ISEE. Se non si rinnova l’ISEE inutile aspettare nuove ricariche sulla card. Per quanti alla luce del nuovo ISEE vengono esclusi con pratica decaduta, dopo averlo preso solo a gennaio, oppure a gennaio e febbraio, meglio pensare all’ISEE corrente se la situazione reddituale 2022 era migliore rispetto allo stato attuale delle cose. Senza ISEE corrente niente ADI nei mesi a venire. Infine, addio Assegno di Inclusione per chi entro 120 giorni dalla sottoscrizione del PAD, non si reca ai Servizi Sociali per la propria profilazione con indice multidimensionale del bisogno. Infatti i Servizi Sociali prenderanno in carico il beneficiario e i componenti beneficiari della famiglia, preparando i programmi di nuova inclusione sociale. Mancare all’appuntamento porta alla sospensione del sussidio. Inoltre, ogni 90 giorni bisogna tornare ai Servizi Sociali o andare al patronato per l’aggiornamento della pratica e per verificare i miglioramenti della situazione.

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