ADI (Assegno di Inclusione): ti spieghiamo in maniera semplice i calcoli degli importi che prendi

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I veri calcoli degli importi dell’ADI, ecco come l’INPS calcola l’Assegno di Inclusione spettante ai beneficiari.
Assegno di inclusione

Ai beneficiari dell’Assegno di Inclusione spettano fino a 500 euro al mese come integrazione al reddito. In più, per chi vive in una casa in locazione, spetta il contributo relativo all’affitto imputato da 280 euro. Per gli over 67 anni invece, l’affitto imputato scende a 150 euro al mese mentre la componente di integrazione reddituale sale a 630 euro mensili. La parte fondamentale dell’Assegno di Inclusione è l’integrazione al reddito del nucleo familiare. Perché si tratta della parte variabile del sussidio che quindi cambia da famiglia a famiglia. Ecco come si arriva alle cifre che ogni mese arrivano sulla card ai beneficiari.

ADI (Assegno di Inclusione): ti spieghiamo in maniera semplice i calcoli degli importi che prendi

Come per il Reddito di Cittadinanza anche per l’Assegno di Inclusione si parte da 1 come parametro della scala di equivalenza. E si parte da 500 euro come integrazione massima mensile sul reddito di un nucleo familiare. In pratica se un singolo ha ISEE e redditi pari a zero può prendere 500 euro di sussidio al mese al massimo. In pratica massimo 6.000 euro annui di integrazione. Se ha un reddito di 2.400 euro annui, cioè un reddito di 200 euro al mese, di ADI prenderà solo 3.600 euro, cioè 300 euro al mese. Se il nucleo familiare è composto da 2 persone entrambe dentro il perimetro dei beneficiari dell’ADI (over 60, invalidi, minori di 18 anni o presi in carico dai servizi socio-sanitari o assistenziali), la scala di equivalenza sale. Infine, se il secondo soggetto è over 60 o maggiorenne preso in carico dai servizi socio-sanitari, la scala di equivalenza sale a 1,40. Moltiplicando 500 per 1,40 quindi gli interessati prenderanno 700 euro se reddito zero, o 500 euro se con i 200 euro di redditi dell’esempio di prima.

Ecco come si arriva all’importo massimo

Se il secondo familiare è disabile, la scala di equivalenza sale a 1,50, ed il sussidio passa a 750 euro. Se il secondo componente è un minorenne, la scala di equivalenza sale ad 1,15, con due minorenni 1,30, con tre minorenni 1,40 e così via dicendo. Una famiglia composta da 4 soggetti tutti over 60 quindi prenderanno 500 euro moltiplicato per la scala di equivalenza 2,2, che è quella massima prevista senza invalidi. Con invalidi invece il massimo è 2,30. Se consideriamo sempre i 500 euro come soglia di integrazione al reddito, ecco quindi che arriviamo a massimo 1.150 euro per una famiglia composta da 4 persone con un disabile.

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