Anche nel 2023 in pensione a 63 anni di età ma come?

Mario nava
riforma pensioni 2024

Da un punto di vista, per le pensioni 2023 sarà un anno assai particolare. Al momento infatti una misura che dal 2017 ha accompagnato i lavoratori alla pensione di vecchiaia potrebbe sparire dal circuito. E la stessa cosa dovrebbe toccare ad un’altra misura che ha funzionato soltanto nel 2022. La prima misura consentiva il pensionamento a partire dai 63 anni. La seconda invece a partire dai 64 anni. Delle due però, solo la prima misura però ha discrete possibilità di essere prorogata anche nel 2023. Ed anche nel 2023 in pensione a 63 anni potrebbe essere la realtà.

In pensione nel 2023 con l’APE sociale, come si può?

Dal 2017 ad oggi sono stati moltissimi i lavoratori che sono riusciti a prendere un assegno ponte a partire dai 63 anni di età che li ha accompagnati fino ai 67 anni della pensione di vecchiaia ordinaria. Si tratta dell’anticipo pensionistico sociale, misura parallela al prestito pensionistico che fu varato lo stesso anno. Solo che l’APE sociale era a completo carico dello Stato, che si sobbarcava l’onere di concedere una pensione anticipata ai lavoratori fino al raggiungimento dei 67 anni di età. L’APE volontario invece prevedeva una specie di operazione di finanziamento con cui il pensionato accedeva alla pensione in anticipo, salvo poi restituire mese per mese dai 67 anni di età, l’anticipo ottenuto. L’APE sociale scade il 31 dicembre 2022, ma sembra che tra le intenzioni del governo ci sia quella di estenderla di un altro anno e fino a tutto il 2023. Ipotesi che dovrà trovare conferma nella prossima legge di Bilancio.

L’APE sociale e come funziona

Con questa misura i lavoratori hanno potuto recuperare un assegno pari e alla pensione maturata in quel momento, fino ai 67 anni di età. Per questo la misura ha rappresentato un valido strumento di uscita anticipata dal mondo del lavoro. Una misura quindi, assolutamente appetibile. Evidente quindi la delusione per quanti, dal momento che la misura potrebbe scomparire il 31 dicembre 2022, non riusciranno più a sfruttare questo canale di uscita anticipato. 

A chi è rivolto l’anticipo pensionistico

Ma l’APE sociale potrebbe essere rinnovata anche per il 2023. Infatti si tratta di una misura che ha buone chance di essere prorogata di un altro anno. In questo modo si consentirà ai lavoratori che compiono 63 anni di età di poter accedere a questo assegno temporaneo anche l’anno venturo. Tra l’altro i requisiti dovrebbero rimanere praticamente inalterati, a partire dai 30 anni di contributi versati che servono per invalidi, caregivers e disoccupati. Per i lavori gravosi invece servono 36 anni di contributi versati.

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