Assegno sociale 2023, la prestazione per chi non ha diritto alla pensione

Luca
A chi spetta l’assegno sociale 2023 di 503 euro mensili? Vediamo la prestazione che si ottiene a 67 anni se non si ha diritto alla pensione.
reddito di sussistenza

L’assegno sociale 2023 è un trattamento assistenziale che l’INPS eroga a domanda ai cittadini che versano in condizioni economiche disagiate a patto che rientrino nei requisiti di accesso e rispettino i limiti di reddito previsti annualmente dalla legge.

L’assegno sociale viene riconosciuto al compimento dei 67 anni a quei cittadini che non hanno maturato il diritto alla pensione di vecchiaia e che si trovano in condizioni economiche disagiate.


Assegno sociale 2023 INPS


L’assegno sociale è rivolto a cittadini sia italiani che stranieri che siano iscritti all’anagrafe del comune di residenza (in caso di cittadini extracomunitari è richiesto permesso di soggiorno di lungo periodo).


Come abbiamo anticipato, inoltre, i richiedenti per vedersi riconoscere l’assegno sociale di importo mensile di 503,27 euro (per 13 mesi l’anno) devono avere redditi personali pari o inferiori a 6.542,51 euro l’anno. Se il richiedente è coniugato il reddito, sommando il personale e quello del coniuge, da non superare è di 13.085,02 euro l’anno.


Per avere diritto all’assegno sociale in misura intera è necessario non avere redditi. Il soggetto, non sposato, che percepisce redditi inferiori a quelli stabiliti avrà l’importo dell’assegno sociale ridotto. Per il soggetto coniugato, invece, il diritto all’assegno intero si ha per redditi familiari inferiori all’importo annuo dell’assegno sociale (6.542,51 euro euro) ed in misura ridotta per importi superiori a questo limite ma, comunque, inferiori a 13.085,02 euro euro l’anno.


Per avere diritto all’assegno serve la residenza in Italia da almeno 10 anni e se il beneficiario si reca all’estero per più di 30 giorni il diritto al beneficio decade.


Assegno sociale e requisiti


Per poter ricevere l’assegno sociale è necessario, oltre ai requisiti reddituali, essere in possesso di tutti i seguenti requisiti:

  • 67 anni di età;
  • stato di bisogno economico;
  • cittadinanza italiana;
  • residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno dieci anni nel territorio nazionale.

Assegno sociale e requisito reddituale

Per avere diritto alla prestazione, come abbiamo già detto, è necessario avere redditi inferiori a quelli stabiliti. Per valutare i redditi personali e coniugali è necessario prendere in considerazione i redditi del richiedente e del coniuge seguenti:

  • i redditi assoggettabili all’ IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
  • i redditi esenti da imposta;
  • i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi, corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private);
  • i redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e Società per Azioni, ecc.;
  • i redditi di terreni e fabbricati;
  • le pensioni di guerra;
  • le rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
  • le pensioni dirette erogate da Stati esteri;
  • le pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
  • gli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.

Non si computano nella valutazione dei redditi:

  • i trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni sui trattamenti stessi;
  • il reddito della casa di abitazione;
  • le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
  • le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
  • l’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918;
  • gli arretrati di lavoro dipendente prestato all’estero.

Per presentare domanda è necessario farlo telematicamente per i possessori di SPID sul sito dell’INPS o avvalendosi dell’aiuto di un centro di consulenza fiscale o di un professionista abilitato.

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