Tutto sulla nuova rottamazione delle cartelle esattoriali 2025, cos’è e come funzionerà Tutto sulla nuova rottamazione delle cartelle esattoriali 2025, cos’è e come funzionerà

Ci siamo, nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, agevolazioni notevoli in arrivo

Presto nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, ecco a che punto è il progetto rottamazione quinquies.

Ci hanno già provato con la legge di Bilancio e adesso ci riprovano con il decreto Milleproroghe. L’argomento sono le cartelle esattoriali. Più precisamente, la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Una misura caldeggiata dalla Lega che non è riuscita a metterla nella manovra di Bilancio ma che adesso potrebbe fare capolino nel sistema con il decreto Milleproroghe. Una nuova versione della famosa sanatoria che si chiamerà probabilmente rottamazione quinquies.

Ci siamo, nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, agevolazioni notevoli in arrivo

La Lega ha contestato, per voce del suo leader Matteo Salvini, il concordato preventivo biennale. La misura che la maggioranza ha introdotto per favorire il pagamento delle tasse in maniera spontanea godendo di alcuni sconti, non ha funzionato evidentemente. Lo dimostra il fatto che il governo aveva deciso di utilizzare gli utili del concordato preventivo biennale per avviare la riduzione dell’IRPEF per i contribuenti appartenenti al ceto medio. Ma con i risultati inferiori alle attese del concordato, ecco che nulla è stato possibile fare. Secondo la Lega la misura che doveva essere introdotta, che porta utili alle casse dello stato, favorisce l’emersione dell’evasione fiscale e libera i contribuenti da tasse e cartelle è la nuova rottamazione. E allora ecco che dentro agli emendamenti al decreto Milleproroghe nasce questa nuova proposta.

Ecco la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali

La Lega nel decreto Milleproroghe propone l’inserimento di una nuova rottamazione per le cartelle esattoriali, che sarebbe la quinta negli ultimi anni. Una rottamazione però di matrice leghista, che guarda soprattutto al contribuente e che cerca di ridurre al minimo gli errori commessi nella versione quater della sanatoria.
L’idea da cui nasce la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali è sempre la stessa. Favorendo i contribuenti facendogli pagare meno del previsto e pure con comode rate, lo Stato incasserebbe soldi che forse incasserebbe meno facilmente. Il contribuente dal canto suo sarebbe liberato dal peso che inevitabilmente grava su chi ha cartelle. Perché chi ha cartelle non può intestarsi nulla, non può avviare attività, non può vivere come dovrebbe. I classici due piccioni con una fava. Con l’aggiunta che anche l’Agenzia delle Entrate Riscossione alleggerirebbe il suo magazzino insoluti. Perché sono tanti i crediti che l’Agenzia delle Entrate Riscossione deve incassare, per una macchina che a dire il vero già ai tempi di Equitalia era ingessata.

Le novità e le differenze con le vecchie sanatorie

La nuova rottamazione è migliore della precedente. Prima di tutto perché al contrario di quella della versione quater, prevede rate mensili e non trimestrali, e non 18 rate ma ben 120 rate. Significa che il totale da pagare, sempre scontato come sanzioni e interessi, oltre che degli aggi di riscossione, sarebbe spalmato su 10 anni e non in 4 o 5 anni come la quater.
Inoltre non ci sarebbero maxi rate iniziali. La rottamazione delle cartelle esattoriali nelle versione quater infatti ha previsto due maxi rate iniziali. Adesso si passa a 120 rate, in 10 anni ed ogni mese, ma tutte di uguale importo.
I vantaggi della nuova rottamazione non sono solo questi. Infatti si allarga l’orizzonte temporale delle cartelle da sanare con la rottamazione. Da quelle affidate all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022, si passa a quelle affidate sempre al concessionario alla riscossione, tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2023.