Condono e sanatoria cartelle, novità, date e procedure

Mario nava
Cartelle esattoriali scontate senza sanatoria, ecco come fare a pagare senza sanzioni e interessi

Si parte ormai con la sanatoria delle cartelle. L’unica attesa è quella relativa alla scelta dei Comuni o degli altri enti che dovranno manifestare l’interesse a far rientrare nello stralcio le cartelle di loro competenza per i loro concittadini. Una scelta che dovrebbe sopraggiungere entro la fine del mese di gennaio. Anche se va detto che pare che la stragrande maggioranza dei Comuni, sceglieranno la non adesione, rendendo lo stralcio impossibile per molti contribuenti. Nel frattempo possiamo già iniziare a stabilire le date da considerare per poter sfruttare a pieno la sanatoria delle cartelle. Una specie di vademecum utile agli interessati.

Cartelle esattoriali tra sanatoria e condono, quali?

Partiamo da un dato di fatto che è quello delle cartelle che possono essere considerate come buone per rientrare nello stralcio, nella cancellazione o nella rottamazione. Tutte le cartelle esattoriali di importo inferiore a 1.000 euro, se affidate all’agente della riscossione tra il 2000 ed il 2015, se riguardano debiti con Enti che fanno capo allo Stato, saranno cancellate automaticamente e senza domanda. Azzeramento completo, anche per quelle somme residue di cartelle precedentemente inserite in vecchi piani di dilazione o nelle vecchie rottamazioni. Ed a prescindere se il piano dilazionatorio era stato rispettato o meno dal contribuente. Per le cartelle affidate all’agente della riscossione entro il 2015, sempre di importo fino a 1.000 euro ma che si riferiscono a debiti nei confronti di Comuni, Regioni ed enti non statali, potranno essere stralciati. Azzeramento di sanzioni e interessi per ritardata iscrizione a ruolo in automatico e senza domanda, ma solo se l’ente entro il 30 gennaio aderirà. Resterà comunque da versare la quota capitale del debito, con l’aggiunta di spese di notifica ed esecuzione.

Tutte le date della rottamazione

Entro il 2 maggio 2023 i contribuenti interessati dovranno presentare sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione la domanda di adesione alla definizione agevolata delle cartelle. In questo caso sono le cartelle affidate all’agente della riscossione tra il primo gennaio 2000 ed il 30 giungo 2022, a prescindere dagli importi. L’Agenzia delle Entrate Riscossione entro il 30 giugno 2023 dovrebbe rispondere al contribuente che ha presentato domanda, accettando o respingendo l’istanza. In caso di accettazione, il contribuente entrerebbe di diritto nella rottamazione di tutte le cartelle che ADER avrà certificato come meritevoli di questa salvaguardia. Verranno azzerati gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e le sanzioni (tranne che per le multe, dove le sanzioni resteranno). E si dovrà pagare a rate o in unica soluzione, in base alla scelta del diretto interessato nella stessa istanza.

Rate o pagamento unico, ecco la soluzione

La rata unica scade il 31 luglio 2023. Chi opterà per il pagamento in unica soluzione dovrà versare tutto entro la fine del prossimo mese di luglio. Chi sceglie il rateale, pagherà in 18 rate tutto il dovuto. La prima rata coincide con la scadenza della rata unica prima citata e cioè il 31 luglio 2023. Il 30 novembre 2023 scade la seconda delle 18 rate. In queste prime due rate, il contribuente verserà il 20% del debito totale in rottamazione (due rate pari al 10% cadauna del debito). Le altre scadenze da ricordare sono il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio ed il 30 novembre degli anni che vanno dal 2024 al 2027.

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