Elenco e guida alla pensione con tutti i requisti misura per misura

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pensioni 2024

Niente novità in materia pensionistica nel 2024, perché probabilmente la pensione e i requisiti di accesso alle pensioni resteranno i medesimi di quest’anno. Ma se qualcuno può rimanere spiazzato se non deluso da tutto questo, qualcosa di positivo comunque resta. A conti fatti sono 10 le misure che i contribuenti e lavoratori italiani si troveranno davanti da gennaio 2024. E in alcuni casi i favori dal punto di vista delle uscite restano.

1) Pensione anticipata ordinaria

Anche nel 2024, con e senza riforma, si andrà in pensione senza limiti di età ma con 42,10 anni di contributi per gli uomini e 41,10 per le donne. Unico limite, i 35 anni di contributi effettivi. Finestra di decorrenza 3 mesi dopo il raggiungimento dei requisiti.

2) Quota 41 precoci

Senza limiti di età come le anticipate ordinarie, anche la quota 41 per i precoci resterà fruibile. In pensione quindi al raggiungimento di 41 anni di contributi e 35 effettivi (senza figurativi da malattia e disoccupazione). Serve un anno almeno versato prima dei 19 anni di età e non necessariamente in continuità. Inoltre bisogna essere alternativamente disoccupati, caregivers, invalidi o alle prese con i lavori gravosi.

3) Pensione anticipata contributiva

Chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 potrà continuare a percepire la pensione anticipata contributiva. Basta arrivare a 64 anni di età, 20 anni di contributi e ottenere alla data di decorrenza, una prestazione pari o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale.

4) Pensione di vecchiaia ordinaria

A 67 anni di età con 20 anni di contributi, ecco la possibilità di lasciare il lavoro con la classica pensione di vecchiaia. Requisiti bloccati per il 2024. E nessuna distinzione tra uomini e donne.

5) Lavori gravosi e usuranti, la pensione di vecchiaia 5 mesi prima

Continueranno a poter andare in pensione a 66 anni e 7 mesi di età i lavoratori alle prese con le mansioni usuranti o coi i lavori gravosi (ma solo le 15 attività previste per la quota 41 precoci). Lo stop allo scatto per l’aspettativa di vita 2019, che portò le pensioni di vecchiaia da 66,7 a 67 anni di età, non vale per questi lavoratori. Ma servono 30 anni di contributi e non 20 anni.

6) Pensioni di vecchiaia con invalidità pensionabile

La pensione di vecchiaia potrà arrivare anche a 56 anni per le donne o a 61 per gli uomini grazie all’invalidità specifica. Nulla a che vedere con l’invalidità civile (invalidità generica), perché si parla di invalidità specifica per le mansioni scolte dal lavoratore in questione. Chi viene considerato disabile all’80% con riduzione della capacità di svolgere le normali mansioni di un determinato lavoro, può uscire a quelle età prima citate. E bastano 20 anni di contributi versati.

7) Ape sociale da prorogare però

A 63 anni di età e con 30 anni di contributi, ma solo se invalidi, disoccupati o caregivers. Oppure a 63 anni di età e con 36 anni di contributi per chi svolge uno dei tanti lavori gravosi previsti. Sono le condizioni di accesso all’Ape sociale. La misura scade il 31 dicembre 2023, ma se non ci sarà una riforma delle pensioni, è facile che la misura venga estesa ancora una volta di un altro anno.

8) Opzione donna, magari corretta per le pensioni al femminile

Stesse possibilità di proroga per opzione donna, ma con una sorpresa per le lavoratrici. La misura prorogata nel 2023, al momento consente uscite a 60 anni ma solo per caregivers, invalide, disoccupate o lavoratrici di aziende in crisi. Anzi, per le ultime due categorie, l’uscita è a partire dai 58 anni. Per le altre, a 58 anni uscita ammessa solo con due o più figli avuti (con un solo figlio 59 anni). Bastano 35 anni di contributi. Requisiti da completare entro il 31 dicembre dell’anno precedente il pensionamento. E finestra di 12 mesi con pensione calcolata col contributivo. La proroga 2024 (ma potrebbe presto esserci una deroga anche nel 2023), potrebbe tornare alla misura originale, con 58 anni di età per le dipendenti e 59 anni di età per le autonome.

9) Quota 103 2024? ecco le pensioni previste

Verrebbe confermata anche la quota 103 varata per quest’anno soltanto. Si potrebbe andare in pensione ancora una volta con 62 anni di età e con 41 anni di contributi versati. La misura infatti sembra già destinata alla nuova conferma per l’anno venturo.

10) La pensione usuranti

E non verrebbe meno nemmeno la pensione in regime lavoro usurante. Per esempio, i notturni, o gli operai della linea a catena, o ancora, gli addetti alle mansioni usuranti e i conducenti di mezzi di trasporto pubblico, potranno accedere alla quiescenza con quota 97,6 completata. Ed a partire dai 61,7 anni di età e dai 35 anni di contributi versati.

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