Per gli invalidi buone nuove in arrivo. Perché una normativa entrata in vigore moltissimi anni fa di fatto ha penalizzato molti di questi percettori di pensioni, assegni e trattamenti per disabili. A dire il vero la norma di cui parliamo ha penalizzato tutti i contribuenti che avevano iniziato a lavorare e versare dopo l’entrata in vigore della legge. Il riferimento è alla legge Dini. Quella che ha portato il nostro sistema contributivo da essere retributivo a diventare contributivo. Penalizzati per diversi motivi questi soggetti, compresi gli invalidi previdenziali, come si chiamano quelli che godono di prestazioni collegate ai contributi ma a seguito di una riduzione della capacità lavorativa.
Invalidi, arriva l’aumento della pensione che la riforma Dini aveva eliminato
Incostituzionale quella parte di riforma delle pensioni introdotta dalla legge Dini, che non integra al trattamento minimo le pensioni di invalidità di chi ha il primo versamento successivo al 31 dicembre 1995. Questo è il contenuto di una recente sentenza della Corte Costituzionale che ci permette di ribadire agli invalidi, che arriva l’aumento della pensione che la riforma Dini aveva eliminato. Perché proprio alla luce della sentenza della Consulta, adesso anche le pensioni di chi era privo di contributi al 31 dicembre 1995, se con trattamenti per invalidità previdenziale, devono essere portate a 603 euro al mese. Perché a tanto più o meno ammonta il trattamento minimo INPS 2025.
Ecco perché adesso le pensioni aumenteranno e per chi
Adesso la Corte Costituzionale ha eliminato quella pesante discriminazione a cui andavano incontro questi pensionati. Ma ribadiamo che la novità al momento riguarda solo le prestazioni per i disabili. Nulla da fare per i tantissimi contributivi puri che prendono le normali prestazioni a loro destinate con calcolo contributivo proprio per assenza di versamenti antecedenti il 1996. Per loro le maggiorazioni sociali e l’integrazione al trattamento minimo non si applicano. E pertanto, per loro non ci sarà l’aumento a 603 euro che invece adesso spetta ai titolari di prestazioni di invalidità previdenziale che fino ad oggi prendono di meno a causa della legge Dini. Per gli invalidi, e solo per loro, arriva l’aumento della pensione che la riforma Dini aveva eliminato, ma solo per le mensilità future. Un’altra cosa da chiarire infatti è che nessun arretrato verrà previsto. Niente effetto retroattivo di quanto deciso dalla Consulta.