La guida alla pensione di vecchiaia 2024

mazzarella
Come si va in pensione di vecchiaia nel 2024, cosa cambia e perché.
Pensione

Una volta arrivati alla giusta età pensionabile, le porte della pensione possono aprirsi per la stragrande maggioranza dei lavoratori. La pensione di vecchiaia infatti è lo strumento previdenziale che permette le uscite una volta arrivati alla giusta età. Perché diciamo che l’età pensionabile consente la pensione alla stragrande maggioranza dei lavoratori e non alla generalità dei lavoratori? Perché l’età è solo uno dei due requisiti da centrare. L’altro è la contribuzione previdenziale. E chi non raggiunge un determinato numero di anni di contributi in pensione rischia di non poterci andare. Da un certo punto di vista il governo nella legge di Bilancio di fatto ha esteso la possibilità di andare in pensione di vecchiaia a più lavoratori, ma qualcuno resterà comunque fuori dalla misura.

Pensioni di vecchiaia, i requisiti generali

La pensione di vecchiaia si centra con una determinata età ed una altrettanto determinata soglia contributiva. E parliamo di contributi a qualsiasi titolo versati. Nello specifico la pensione di vecchiaia si centra con:

  • 67 anni di età;
  • 20 anni di contributi.

Dal primo gennaio 2024, questi due requisiti riguardano la generalità dei lavoratori, perché il governo ha allargato anche ai contributivi puri la misura. Perché chi non ha contributi versati prima del 1996, per la pensione di vecchiaia oltre all’età e ai contributi prima citati, fino al 31 dicembre 2023 per andare in pensione deve raggiungere un assegno pari ad 1,5 volte l’assegno sociale. Vincolo che viene cancellato dal primo gennaio prossimo.

Senza 20 anni di contributi, pensione a 71 anni? per qualcuno si, ma altri vengono tagliati fuori

Senza i 20 anni di contributi, nonostante i 67 anni di età, le possibilità di pensionamento si riducono molto. Perché possono andare in pensione con meno di 20 anni di contributi, ma non meno di 15 anni, i soggetti che rientrano nelle deroghe Amato, cioè:

  • lavoratori in possesso di 15 anni di contributi già al 31 dicembre 1992;
  • autorizzati ai versamenti volontari già al 31 dicembre 1992;
  • lavori discontinui, con 25 anni di anzianità assicurativa, 15 anni di contributi e 10 anni di lavoro coperti da contributi inferiori alle 52 settimane.

Per chi non rientra nelle deroghe, a 67 anni in pensione di vecchiaia non può andarci. In questo caso, per chi non ha contributi antecedenti il primo gennaio 1996, la pensione di vecchiaia slitta di 4 anni. Infatti si può andare in pensione con:

  • 71 anni di età;
  • almeno 5 anni di contributi versati.
Segui Pensioni&Fisco su Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando in alto la stellina
Configura Cookie