Polemiche sempre e comunque, a prescindere da ciò che viene fatto o che non viene fatto. E con scene, anche nelle aule del Parlamento, davvero fuori dal mondo. La politica in Italia è arrivata ad una stagione particolare. I toni si alzano, spesso si passa a vere e proprie offese e a parole forti che hanno pochi eguali in passato. A dire il vero anche l’attuale Premier Giorgia Meloni quando faceva opposizione era molto dura. E adesso tutta l’opposizione, anche da parte di chi ha fatto in passato il Presidente del Consiglio (vedi Giuseppe Conte o Matteo Renzi), usano toni davvero fuori luogo. Le questioni internazionali, con le guerre in Ucraina e a Gaza piuttosto che le questioni interne dal DL Sicurezza al Referendum, sono tutti campi di battaglia. Ma se andasse a casa la Meloni con il suo governo, cosa succederebbe con le attuali opposizioni a governare il Paese? Fermo restando che bisognerà prima di tutto trovare una quadra con le evidenti divisioni anche in seno alle opposizioni, in base a ciò che dicono sbraitando, cosa farebbe la sinistra al governo?
La sinistra al posto della Meloni al governo, ecco cosa accadrebbe
Partiamo dalla squadra di governo di un eventuale sinistra che vince le elezioni. Chi farà il Premier? Su questo ecco che c’è il primo nodo. Perché a destra in genere il Premier lo fa chi prende più voti tra i partiti di coalizione. Nel PD spesso si usano le primarie, ma in una coalizione bisognerà fare i conti anche con le altre forze politiche. Dove per esempio Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle e già Premier della legislatura passata, pare intenzionato, in base a ciò che si interpreta quando parla, a tornare a Palazzo Chigi.
Trovassero intesa in stile centrodestra, visto il PD come primo partito di opposizione oggi, la Premier diventerebbe Elly Schlein. Sarebbe lei a volare alla Casa Bianca da Trump, a sedersi ai tavoli dei volenterosi sulla guerra in Ucraina e a condannare con forza Israele per quello che fa a Gaza.
Una sinistra al governo in politica estera, fermo restando che le posizioni sono diverse da un partito all’altro, produrrebbe, stando a ciò che dicono oggi i seguenti scenari. Trump mette il 20% di dazi? Noi con tutta la UE ne metteremmo il 40%. Se sentissimo ciò che dice Giuseppe Conte, oppure una delle sue più importanti colleghe pentastellate Chiara Appendino, stop armi, sia come invio a Kiev che come programma di riarmo. La pace si fa con la diplomazia, sostengono. Ma è il come a non essere facilmente comprensibile. Sarebbe Giuseppe Conte a chiamare Putin e a dire fermati? Basterebbe questo? E su Benjamin Netanyahu, primo ministro di Israele e accusato di genocidio (anzi, Fratoianni in Parlamento disse che la Meloni e il nostro governo sono complici di Israele, magari solo come iperbole ma lo disse), cosa farebbe? Anzi, in questo caso anche il PD ed Elly Schlein sostengono la stessa cosa. Ritirerebbe il nostro ambasciatore in Israele? Oppure caccerebbe da Roma l’ambasciatore israeliano in Italia? Con la sinistra sembra che la linea sia prendere le distanze da Trump, da Israele, sanzioni pesanti alla Russia e assecondare quasi come sudditi, i diktat di Macron e così via dicendo. Come una volta si faceva con la Merkel per esempio.
La squadra di governo della sinistra
Schelin Premier, Conte Vicepremier e magari Ministro degli Interni e poi via via i ministri, con ruoli per Fratoianni, Bonelli e Piccolotti di AVS, oppure per Appendino, Ricciardi, Taverna o Licheri del Movimento 5 Stelle, Renzi e Faraone di Italia Viva, Calenda di Azione e naturalmente i vari Bonafè, Braga, Furfaro e De Micheli del PD. La squadra di governo del PD sarebbe questa. Ed in politica interna cosa succede? Stop al riarmo dicevamo. Sul decreto sicurezza stop alle novità appena introdotte e duramente contestata l’altro giorno in Parlamento. Sul reato di occupazione abusiva di immobile, con sgomberi lampo nel caso di occupazione dell’unica casa di un cittadino, a sinistra credono che il problema sia un altro. Cioè che sia colpa del fatto che il governo non ha un piano casa degno, con tante case di Edilizia Pubblica Residenziale sfitte e quindi non assegnate. A tal punto che per protesta, è lecito occupare abusivamente. Sembra questa la tesi o quasi. Ma i dati dicono altro. Che spesso sono occupate case che hanno un proprietario. E francamente anche le case popolari un proprietario lo hanno ed è lo Stato. Ed occupare una casa popolare è pur sempre un reato se non te l’hanno assegnata.
I punti cardine delle politiche del governo di centrosinistra in Italia
Sulla questione migratoria le cose sono note da tempo. Basti pensare che se sul Referendum del lavoro alcuni partiti all’opposizione si sono divisi sul SI o sul NO, sulla cittadinanza in 5 anni anziché 10 sembrano tutti in accordo. A sinistra si è favorevoli all’integrazione, solo che spesso non riescono a dirlo apertamente. Tornando al decreto Sicurezza, la sinistra cancellerebbe oltre che le novità sull’occupazione abusiva, anche la stretta sulle manifestazioni o sul danneggiamento di beni pubblici. Sulle manifestazioni devono essere libere, anche se succedono casini e vengono attaccate le Forze dell’Ordine. Poi ci si indigna per 50 persone che fanno il saluto romano. O si chiede lo sgombero di Casapound. Ma la sinistra ha già governato. Se avesse voluto, avrebbe potuto sgomberare Casapound all’epoca? Perché non lo ha fatto?