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Multe autovelox, dal 12 giugno cambia tutto

Dal 12 giugno cambiano le regole sugli autovelox: stop a multe trappola, limiti arbitrari e dispositivi nascosti. Scopri cosa prevede il nuovo decreto.

Dal 12 giugno 2025 scatta una vera e propria rivoluzione per gli autovelox in Italia. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha infatti pubblicato un nuovo decreto che introduce regole molto più stringenti per l’installazione e l’utilizzo dei dispositivi di rilevazione automatica della velocità. Una svolta attesa da anni che potrebbe ridurre drasticamente le multe considerate “ingiuste” e i ricorsi infiniti al Giudice di Pace.

Vediamo cosa cambia davvero e perché dal 12 giugno non tutte le multe da autovelox saranno più valide come prima.


Autovelox solo dove servono: ecco le nuove regole

Il principio base delle nuove regole è chiaro: gli autovelox devono servire a prevenire incidenti, non a fare cassa. Ecco le principali novità in vigore dal 12 giugno:

  • Divieto di autovelox nei tratti senza incidenti: i dispositivi potranno essere installati solo dove si sono verificati incidenti gravi o mortali documentati nei 5 anni precedenti;
  • Limiti di velocità coerenti: non sarà più possibile abbassare i limiti in modo arbitrario. I limiti imposti dovranno essere coerenti con la strada e il traffico, altrimenti le multe saranno annullabili;
  • Cartelli obbligatori e ben visibili: la presenza dell’autovelox dovrà essere sempre segnalata con congruo anticipo. Addio ai dispositivi nascosti o non segnalati correttamente;
  • Vietati nei centri urbani sotto i 50 km/h: i comuni non potranno più piazzare autovelox in strade urbane con limiti troppo bassi, salvo casi particolari come scuole o ospedali.

Occhio alla distanza: quanto dev’essere lontano il segnale?

Un altro cambiamento importante riguarda la distanza minima tra il cartello che segnala l’autovelox e il dispositivo stesso. Dal 12 giugno, il decreto impone:

  • almeno 1 km di distanza nelle strade extraurbane;
  • almeno 500 metri in quelle urbane di scorrimento.

Se il cartello è troppo vicino o manca del tutto, la multa non è valida e può essere contestata.

Chi può usare gli autovelox? Più controlli sulle autorizzazioni

Il decreto specifica anche che solo enti autorizzati possono installare e gestire gli autovelox. e solo dopo autorizzazione del Prefetto. I Comuni dovranno presentare una relazione tecnica dettagliata per ogni postazione fissa, spiegando:

  • perché serve in quel punto;
  • quali incidenti si sono verificati;
  • quali alternative sono state valutate.

Inoltre, tutte le postazioni dovranno essere verificate periodicamente, pena l’annullamento delle sanzioni.

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Autovelox non omologati? Le multe diventano nulle

Una delle novità più importanti introdotte dal decreto del 12 giugno riguarda la validità delle apparecchiature. In particolare, viene messo nero su bianco un principio che fino ad oggi ha alimentato migliaia di ricorsi nei tribunali italiani:
se l’autovelox non è omologato, la multa è nulla.

Fino ad oggi, molti dispositivi erano semplicemente approvati (cioè ritenuti conformi), ma non ufficialmente omologati secondo le specifiche previste dal Codice della Strada. Dal 12 giugno in poi:

  • solo gli autovelox dotati di omologazione ufficiale possono essere utilizzati per accertare le violazioni;
  • ogni Comune dovrà essere in grado di dimostrare l’omologazione dell’apparecchiatura in uso;
  • in caso contrario, la multa può essere contestata e annullata.

Questa norma chiude il contenzioso che da anni coinvolgeva automobilisti, prefetture e giudici di pace: con il nuovo quadro normativo, qualsiasi multa emessa con un dispositivo non omologato è da considerarsi illegittima.

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Cosa succede alle multe prese prima del 12 giugno?

Le nuove regole non hanno effetto retroattivo, quindi le multe prese prima del 12 giugno restano valide. Tuttavia, chi ha in corso un ricorso potrebbe usare alcuni dei nuovi criteri (soprattutto sulla visibilità dei cartelli o la mancanza di incidenti) come argomento di difesa.

L’obiettivo del nuovo decreto è riportare fiducia negli strumenti di controllo della velocità, che negli ultimi anni sono diventati simbolo di abuso e scorrettezza. Con le nuove regole, sarà più difficile commettere errori o essere multati ingiustamente.

Ma attenzione: gli autovelox non spariscono. Anzi, quelli ben segnalati e legittimi continueranno a funzionare. Il vero cambiamento è che ora dovranno servire davvero alla sicurezza stradale e non solo a riempire le casse comunali.