Pensione a 67 anni 2023: non sempre 20 anni di contributi bastano

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Non sempre per accedere al pensionamento a 67 anni bastano 20 anni di contributi, in alcuni casi è richiesto di soddisfare un terzo requisito.
Nuovo modello riforma pensioni flessibile tra i 62 anni di età è uscita automatica da 65 a 67 anni senza altri vincoli.

Erroneamente si crede che tutti possano accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni e avendo maturato almeno 20 anni di contributi.

Non è proprio così perché in alcuni casi non basta soddisfare questi due requisiti per accedere.

Pensione a 67 anni 2023

Non sempre, quindi, basta soddisfare il requisito anagrafico e quello contributivo per poter accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni.

Se si hanno contributi versati anche prima del 1996, infatti, si ricade nel sistema di calcolo misto e in questo caso basta soddisfare requisito anagrafico e contributivo per accedere al pensionamento.

Se, invece, i contributi sono tutti successivi al 1 gennaio 1996 o si opta per il computo nella gestione è necessario soddisfare anche un terzo requisito: ovvero che la pensione di vecchiaia liquidata sia pari o superiore a 1,5 il trattamento minimo INPS.

Le pensioni calcolate interamente con il sistema contributivo, infatti, non rientrano nell’integrazione al trattamento minimo e proprio per questo motivo si vuole garantire che l’importo della pensione spettante sia pari almeno al trattamento minimo INPS.

Cosa accade se non si rientra in questo requisito? Per potersi pensionare, a questo punto, sarà necessario attendere il compimento dei 71 anni per accedere con la pensione di vecchiaia contributiva che non richiede un importo minimo dell’assegno per l’accesso.

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