Pensione anticipata: 5 anni prima diventa più facile, ecco come

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Pensione anticipata: 5 anni prima diventa più facile, ecco come a 62 anni o 37,10 di versamenti.
In pensione anticipata 2023 a 62 anni o 37,10 di contributi, con un anticipo di 5 anni

Ci sono soluzioni che permettono ai lavoratori di anticipare la pensione. Infatti anche se comunemente si considerano i 67 anni di età come la soglia anagrafica per la pensione di vecchiaia ed i 42 anni e 10 mesi come la soglia contributiva per la pensione anticipata, ci sono valide opportunità di anticipo. E addirittura ci sarà sempre chi, sfruttando qualche norma prevista dall’INPS, può anticipare anche di 5 anni l’uscita. Si può andare in pensione già a 62 anni di età, oppure con 37 anni e 10 mesi di contributi accumulati. E non parliamo del contratto di espansione, che ha nei 62 anni di età e nei 37,10 di contributi le soglie minime. Parliamo della possibilità aperta a tutti i lavoratori di riempire una carriera con periodi di contribuzione diversi da quelli che si versano lavorando.

Pensione a 62 anni nel 2023? ecco come

A 62 anni di età nel 2023 si potrà uscire con la nuova quota 103. Si tratta di una misura che prevede però il raggiungimento di 41 anni di contributi versati. La misura ha sostituito la quota 102, portando indietro di 2 anni la soglia anagrafica, ma issando di 3 anni quella contributiva. Infatti fino al 31 dicembre 2022 è possibile sfruttare la quota 102 con 64 anni di età e 38 anni di contributi. Quindi, con 41 anni di contributi si può accedere alla pensione anche senza essere in servizio in aziende con almeno 50 lavoratori in organico, che è il primo requisito utile al contratto di espansione. E senza passare da accordi tra datore di lavoro e sindacati, piani di turnover e assegni di prepensionamento, come sempre il contratto di espansione prevede.

Il riscatto di laurea può aiutare la pensione 5 anni prima

C’è uno strumento che permette di rendere utili alla pensione gli anni dell’università. Il riscatto della laurea permette di andare in pensione in anticipo, anche 5 anni prima, trasformando di fatto gli anni che sono serviti per conseguire la laurea, in anni utili alla pensione. Il conseguimento della laurea è fondamentale, perché chi non l’ha fatto non potrà riscattare gli anni di università. Inoltre non si possono riscattare gli anni fuori corso o quelli già coperti da contribuzione obbligatoria, perché la normativa prevede il riscatto massimo d 5 anni. Con 5 anni di contributi così recuperati, c’è a chi potrà bastare una carriera di 37,10 anni di lavoro per la pensione anticipata distaccata dai limiti di età. La stessa carriera che è utile come dicevamo, a chi pensa al contratto di espansione.

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