Pensione anticipata futura, serviranno dai 45 ai 46 anni e 4 mesi di contributi

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L’aumento dell’età pensionabile è un meccanismo contorto che potrebbe trasformare la pensione anticipata futura in un miraggio.
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Pensione sempre più difficile da raggiungere, soprattutto per i più giovani. Secondo i calcoli dell’INPS per chi ha appena iniziato a lavorare non basteranno i 70 anni per poter andare in pensione in base all’attuale normativa.

A dirlo il nuovo simulatore dell’INPS “Pensami”. La pensione per i giovani diventa un sogno lontano e quasi irraggiungibile. Facciamo solo un esempio: per un giovane di 25 anni che ha iniziato a lavorare da 12 mesi la pensione anticipata potrà arrivare solo a 70 anni, con almeno 46 anni e 4 mesi di contributi. Mentre quella di vecchiaia potrà essere colta a 70 e 6 mesi con almeno 20 anni di contributi.

La pensione anticipata futura che diventa un miraggio

Per chi, sempre oggi 25enne, riesce a maturare meno di 20 anni di contributi ma più di 5, la pensione di vecchiaia arriverà solo a 74 anni e 10 mesi.

Discorso diverso, ma non di molto, per gli attuali trentenni che potranno andare in pensione con 20 anni di contributi a 70 anni ed in pensione anticipata con 45 anni di contributi a prescindere dall’età.

Per chi oggi ha 40 anni, invece, ed ha iniziato a lavorare intorno ai 28 anni, l’obiettivo è quello di raggiungere la pensione anticipata contributiva con 20 anni di contributi intorno ai 66 anni ma solo se avrà maturato almeno un assegno di 2,8 volte l’assegno sociale INPS (ad oggi, quindi una pensione di 1409 euro circa)

Altrimenti per la pensione di vecchiaia dovrà attendere i 69 anni con almeno 20 anni di contributi. Se non arriva ai 20 anni di contributi, per andare con la pensione di vecchiaia contributiva dovrebbe attendere i 73 anni e 9 mesi. Se vuole accedere alla pensione anticipata a prescindere dall’età, invece saranno necessari 45 anni e e 7 mesi di contributi.

Un sistema che scoraggia

Sicuramente l’attuale sistema di incremento dell’età pensionabile in base all’aspettativa di vita ISTAT nei prossimi anni raggiungerebbe limiti troppo, troppo elevati. E proprio per questo serve un intervento tempestivo al riguardo che non solo vada a calmierare questi aumenti, ma che riesca, in qualche modo a garantire il pensionamento, in modo dignitoso, a tutti i lavoratori.

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