Pensione in totalizzazione, il calcolo è sempre contributivo?

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Per chi sceglie la totalizzazione per pensionarsi c’è un solo caso di conservazione del calcolo misto/retributivo.
pensione di vecchiaia

Per chi sceglie di pensionarsi utilizzando la totalizzaziona nazione il calcolo della pensione è sempre contributivo. E questo anche se il lavoratore ha raggiunto il 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 (e ricadrebbe, quindi, nel calcolo retributivo fino a tutto il 2011).

Totalizzazione e calcolo della pensione

Ad introdurre la possibilità di totalizzare gratuitamente i contributi presenti in diverse gestioni è il Dlgs 42 del 2006. Ma la norma prevede che ogni singola quota della pensione sia calcolata con il sistema contributivo (a differenza di quello che accade con il cumulo gratuito per il quale ogni gestione conserva i suoi criteri di calcolo).

Per chi sceglie la totalizzazione, poi, si matura al compimento dei 65 anni con almeno 20 anni di contributi maturati o, in alternativa alla maturazione dei 40 anni di contributi indipendentemente dall’età.

In una recente sentenza, la numero 18616 del 2021, la Corte di Cassazione precisa che il calcolo contributivo per chi sceglie la totalizzazione si applica anche nei confronti dei lavoratori che al 31 dicembre 1995 avevano maturato almeno 18 anni di contributi. Questi lavoratori, senza la scelta della totalizzazione, avrebbero diritto al calcolo con il sistema retributivo fino al 31 dicembre 2011.

In un solo caso il lavoratore che sceglie la totalizzazione mantiene il calcolo del sistema misto/retributivo, ovvero quando al momento della richiesta della totalizzazione ha già raggiunto un diritto autonomo (senza totalizzazione) in una delle gestioni previdenziali obbligatorie.

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