Non è il primo caso e probabilmente nemmeno l’ultimo, ma ogni volta che viene fuori un caso simile ci si chiede come funzionino i controlli e le banche dati che oggi sembra siano in grado di vivisezionare rediti, spese e risparmi di tutti i contribuenti.
Parliamo di un caso di cronaca proveniente dalla Lombardia, precisamente da Buccinasco in Provincia di Milano, dove una donna oggi 73enne, ha continuato per due decenni a fruire della pensione del padre defunto.
Errore dell’Anagrafe Tributaria
Una donna di 73 anni, il cui padre è deceduto circa 20 anni fa, ha continuato ad incassare la pensione del padre fino ad oggi, quando l’Inps, evidentemente resosi conto dell’errore, ha denunciato tutto alla Procura della Repubblica.
Siamo a Buccinasco, periferia di Milano, e la donna ha intascato mese per mese i ratei di pensione non più spettanti al padre perché deceduto. In totale al donna avrebbe incassato dall’Inps circa 330mila euro indebitamente.
Il pensionato infatti sarebbe deceduto a settembre del 1994 e la donna avrebbe ricevuto la pensione del genitore fino a settembre del 2017. Quando nel 2019 è scattata l’indagine la donna è stata accusata di appropriazione indebita con obbligo di restituire i soldi che nel frattempo sono finiti all’estero, perché la stessa indagata ha pensato bene di trasformare i soldi ricevuti come pensione del padre, in bonifici esteri.
La donna ha cercato di cancellare le tracce dell’appropriazione
Un modo per cancellare le tracce di questa frode, dal momento che da settembre 2017 la stessa ha chiuso il conto corrente del defunto bloccando di fatto la ricezione dei ratei di pensione che altrimenti e probabilmente, sarebbero continuati ad arrivare anche oggi.