Pensione nati fino al 1961 nel 2023, le cose che molti non sanno di poter sfruttare

Mario nava
Pensione nati fino al 1961 nel 2023, le cose che molti non sanno di poter sfruttare perdendo l’occasione per sempre.
pensione

E se anche chi è nato nel 1961 può facilmente sfruttare qualche canale di uscita per la pensione nel 2023? In linea di massima se si considerano le misure ordinarie e l’età pensionabile vigente dei 67 nani, sono i nati nel 1956 quelli che possono andare sicuramente in pensione oggi. In pensione prima di compiere i 67 anni di età anche nel 2023, e magari a 62, 63 o 64 anni di età, non è una ipotesi campata in aria.

Pensione nati fino al 1959 nel 2023, le cose che molti non sanno di poter sfruttare

A 63 anni è l’età minima per la pensione con l’Ape sociale. Per i disoccupati, gli invalidi e per chi assiste invalidi, bisogna anche completare 30 anni di contributi versati. Chiunque completa tali requisiti entro il 31 dicembre 2023 potrà accedere alla pensione anche nel 2023. In questo caso l’uscita è anche per i nati nel 1960. Chi svolge un lavoro gravoso, dovrà arrivare però a 36 anni di contributi o a 32 per edili e ceramisti. Ma l’Ape sociale è una misura più assistenziale che previdenziale. E non lo diciamo solo per via delle particolari categorie a cui è destinata. Infatti la misura è solo un reddito ponte dato al diretto interessato, per arrivare a 67 anni di età. La misura non prevede la reversibilità alò coniuge, non ha assegni familiari, maggiorazioni e non si adegua al tasso di inflazione. Non prevede tredicesima, dura lo stretto necessario ad arrivare ai 67 anni e non può superare i 1.500 euro al mese.

A 62 anni di età la quota 103 o l’anticipata contributiva a 64 anni

Diverso il caso della nuova quota 103. Una misura previdenziale a tutto tondo che si applica anche a chi è nato nel 1961 è la quota 103. Bastano infatti solo 62 anni di età. Ma la misura ha un vincolo pesante che riguarda il requisito contributivo. Infatti bisogna arrivare a 41 anni di contributi versati, di cui 35 effettivi da lavoro e quindi al netto dei contributi figurativi, ma solo per malattia e disoccupazione INPS. Più leggero il requisito contributivo della pensione anticipata contributiva. Infatti servono solo 20 anni di contributi. Ma occorre una età anagrafica di almeno 64 anni. Misura che calza a pennello a chi è nato nel 1959 quindi. Servono però altri due specifici requisiti. Prima di tutto serve che il primo contributo versato, sia esso effettivo o figurativo, sia datato non prima del 1° gennaio 1996. E serve che alla data di pensionamento l’interessato abbia maturato una pensione pari o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale.

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