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Pensioni con 15 anni di contributi ok, ecco come si recuperano 5 anni per arrivare ai 20 richiesti

Si chiama Pace Contributiva ed è una misura che anche nel 2025 è in funzione e può servire per consentire per esempio a chi si trova con 15 anni di contributi di arrivare ai 20 e centrare così il minimo prestabilito per andare in pensione. Con questa misura c’è la concreta possibilità di mettere a posto la propria carriera contributiva carente che rende impossibile il pensionamento. Con questa soluzione, raggiungere i requisiti utili ad una pensione diventa più facile.

Pensioni con 15 anni di contributi ok, ecco come si recuperano 5 anni per arrivare ai 20 richiesti

Per quanto riguarda la Pace Contributiva dobbiamo ribadire che si tratta dello strumento principale che oggi possono usare quanti si trovano senza un determinato numero di anni di versamenti utili ad andare in pensione, perché ne hanno versati pochi per la misura previdenziale prescelta per andare in pensione.
C’è per esempio chi ha meno di 20 anni di contributi ed a 67 anni si trova senza il diritto alla pensione. Se l’interessato rientra nel perimetro dei soggetti a cui la misura è rivolta, può sfruttarla. Infatti la misura riguarda solo determinati lavoratori perché è necessario essere senza contributi versati al 31 dicembre 1995. Chi ne ha versati alcuni (anche solo uno) prima di tale data, non può sfruttare la misura.

Ecco come correre ai ripari e recuperare i 5 anni mancanti per la pensione

La Pace Contributiva quindi esclude coloro che hanno anche solo contributo, anche figurativo, prima del 1996. Chi è iscritto alla previdenza obbligatoria in data antecedente il primo gennaio 1996 non può sfruttare questa misura che permette di recuperare fino a 5 anni di vuoti contributivi intercorsi tra l’anno del primo accredito e il 31 dicembre 2023. Con la Pace Contributiva introdotta dal 2019 al 2021 si è potuto fare lo stesso. Ma anche chi l’ha utilizzata in passato può tornare a farlo nel 2025. Quindi, chi ha già recuperato 5 anni in quegli anni, potrà recuperarne altri 5 adesso.
I periodi da recuperare sono quelli del tutto scoperti e possono anche non essere consecutivi. Ma per gli interessati va detto che c’è un onere da versare. Infatti si tratta di un autentico riscatto.

Importo, pagamento e deduzione dal reddito

L’importo da versare va calcolato sulla base dell’aliquota vigente nel fondo INPS di riferimento (nel FPLD è il 33% per esempio). Il riferimento è alla retribuzione lorda utile ai fini pensionistici degli ultimi 12 mesi. Il versamento può essere fatto in unica soluzione o a rate. E il corrispettivo versato si porta in deduzione dal reddito imponibile, cioè si recupera uno sgravio fiscale con le dichiarazioni dei redditi.