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Per via dell’ISEE perdi Assegno Unico, agevolazioni e bonus, ma puoi risolvere

ISEE e casi particolari, ecco quando bisogna fare le cose nella maniera giusta per non perdere agevolazioni e benefici.

L’ISEE è ciò che serve a tantissime famiglie e per svariati motivi. il documento fondamentale per accedere ad agevolazioni, bonus e prestazioni tanto per le famiglie che per i singoli era e resta l’ISEE.

Questo certificato è necessario per esempio per il bonus sociale sulle bollette delle utenze domestiche di luce, acqua e gas. Ma è utile pure per prendere sussidi quali l’Assegno di Inclusione e il Supporto Formazione e Lavoro o per godere di agevolazioni universitarie o partecipare a bandi Regionali e Comunali.

Basti pensare che serve l’ISEE pure per la maternità dei Comuni. Infine è con l’ISEE che le famiglie con figli sotto i 21 anni riescono a prendere cifre più alte per l’Assegno Unico e Universale sui figli a carico. Ma per quanto concerne il diritto a queste misure, ci sono casi particolari e spinosi da analizzare collegati all’ISEE. Per esempio con famiglie dove nel nucleo familiare non sono presenti entrambi i genitori le cose devono essere fatte per bene nella DSU con cui poi si ottiene l’ISEE. 

Per via dell’ISEE perdi Assegno Unico, agevolazioni e bonus, ma puoi risolvere

Genitori separati, oppure divorziati, o ancora con provvedimenti di allontanamento dalla casa coniugale. E poi, genitori su cui gravano provvedimenti di cessazione della patria potestà sui figli. Ed infine  genitori che semplicemente non vivono insieme. Sono questi i tanti casi che determinano un correttivo nella normale richiesta dell’ISEE. Ma soprattutto degli accorgimenti importanti quando è il momento di presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica per ottenere l’ISEE e per poi passare a prendere bonus e agevolazioni.

Infatti ci sono genitori che vengono attratti nel nucleo familiare dei figli anche se non vivono insieme e genitori su cui accade l’esatto opposto. Ci sono DSU dove occorre indicare anche i dati dell’altro genitore pur non essendo presente nel nucleo familiare. In modo tale da collegare per le prestazioni di un determinato figlio, entrambe le condizioni reddituali e patrimoniali dei genitori che non vivono insieme.

Casi particolari da analizzare

Nel momento in cui si presenta la DSU per ottenere l’ISEE che poi sarà usato per ottenere una o più prestazioni a vantaggio dei figli, nel caso di genitori non coniugati e con diversa residenza, che è un caso assai diffuso oggi giorno, bisogna distinguere tra alcune situazioni diverse. Nel caso in cui il genitore non convivente con il figlio, ha contratto un altro matrimonio ed ha figli con un altro coniuge, bisogna inserire questo genitore come componente aggiuntiva dell’ISEE. In questo caso le due DSU e i due ISEE si collegano di fatto. E nel quadro F9 del modulo F4 della dichiarazione, il genitore che vive lontano viene incluso.

Attenti all’ISEE, occorre fare le cose per bene

Se invece il genitore non presente nel nucleo familiare del figlio è tenuto a versare il mantenimento al figlio, oppure se è escluso dalla patria potestà o se è assoggettato ad un provvedimento di allontanamento dalla residenza familiare o ancora, se è del tutto estraneo al figlio come rapporto economico e affettivo, non va inserita alcuna voce e nessun modelle aggiuntivo va compilato. Ma servono provvedimenti delle autorità giudiziarie e in alcuni casi dei servizi sociali per avvalorare i casi prima citati. .

Se invece il genitore che vive fuori dal nucleo familiare ha riconosciuto il figlio, e semplicemente per qualsiasi motivazione vive lontano dal figlio, bisognerà semplicemente compilare il quadro dove si indicano gli estremi della DSU di quest’ultimo. In pratica va indicato il numero di protocollo della DSU del genitore che vive fuori dal nucleo familiare, nella DSU del genitore che invece vive con il figlio. Va compilato quindi il foglio FC, ovvero Foglio componente.