Plastica addio: ecco l’elenco dei prodotti vietati

Mario nava
Dal 3 luglio scorso è entrata in vigore la direttiva UE che mette al bando la plastica monouso.
divieto uso plastica

La guerra alla plastica è ormai definitiva e dal 3 luglio scorso numerosi oggetti di uso comune e prodotti di largo utilizzo saranno fuori legge, introvabili sugli scaffali e di fatto vietati. La messa al bando della plastica tocca il suo apice con l’entrata in vigore della direttiva UE che cerca di porre rimedio e di contrastare l’uso/abuso di prodotti di plastica monouso e soprattutto, l’erroneo smaltimento di questi prodotti gravemente dannosi per l’ambiente.

Ma quali sono i prodotti che vengono di fatto vietati? La Commissione UE ha prodotto oltre alla direttiva, anche l’elenco dei prodotti che dallo scorso 3 luglio sarà sempre più difficile (fino a smaltimento definitivo delle eventuali scorte di magazzino) trovare sugli scaffali.

Plastica, si cambia

Dalle cannucce ai contenitori delle bevande, sono davvero tanti i prodotti a cui tutti noi siamo quotidianamente abituati che adesso spariranno dalla circolazione, o almeno lo faranno se prodotti con quel materiale dannoso a livello ambientale che è la plastica.

Il divieto è comunitario e quindi vale in tutta l’Unione Europea. È vietato vendere i prodotti di plastica, anche quelli più diffusi come per esempio il semplice bicchiere. Contrastare i rifiuti di plastica è l’obbiettivo che a livello europeo le istituzioni si sono posti. E si tratta di un problema grave e annoso dal momento che per esempio, sui soli rifiuti marini, cioè sui rifiuti che vengono trovati nelle nostre acque, l’80% è costituito da plastica.  

Ecco i prodotti vietati

Naturalmente la mesa al bando della plastica si riferisce a quella monouso, perché prodotti non usa e getta di plastica saranno ancora presenti nella vita di tutti i giorni. Nello specifico, come direttiva cita testualmente, i prodotti che saranno vietati sono quelli “fatti di plastica in tutto o in parte, generalmente destinati a essere utilizzati una sola volta oppure per un breve periodo di tempo prima di essere gettati”.

Ciò che si intende per prodotti fatti di plastica anche solo in parte riguarda anche quei prodotti fatti di carta o cartone, ma dove per esempio c’è una base in plastica adatta ad aumentare la resistenza del prodotto all’uso a cui è destinato.

La questione ambientale è alla base di tutto ciò, con la Commissione UE che ha ribadito il concetto che un prodotto di carta usa e getta si degrada rapidamente in natura, mentre la plastica può durare anni ed anni e perfino decomporsi in piccole particelle che allungano ancora di più la durata. Non si fa differenza nella direttiva, tra prodotti di plastica biodegradabile e non perché ci sono difficoltà evidenti nel determinare dal punto di vista scientifico quale prodotto è bio degradabile e quale no. Inoltre, quei prodotti fuori elenco che vengono lasciati comunque in circolazione, dal 3 luglio scorso dovranno sottostare a precise regole come quelle della sensibilizzazione verso gli acquirenti, al corretto smaltimento.

I prodotti che spariranno dalla circolazione, se costituiti in tutto o in parte in plastica sono:

  • Palloncini
  • Aste per palloncini
  • Contenitori per le bevande
  • Coperchi dei contenitori
  • Posate
  • Bastoncini cotonati (cd cotton fioc)
  • Contenitori in polistirene
  • Borse leggere in plastica
  • Piatti
  • Tamponi e assorbenti
  • Cannucce
  • Prodotti per il tabacco con filtri e filtri commercializzati per essere usati insieme ai prodotti per il tabacco
Segui Pensioni&Fisco su Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando in alto la stellina
Configura Cookie