Riforma pensioni, la quota 96 per tutti è una possibilità attuabile?

La riforma pensioni ancora è nella fase preliminare, il Governo fino ad ora non ha preso nessuna decisione per quel che riguarda la flessibilità in uscita dei lavoratori per il prossimo anno, alla scadenza della quota 103. Un ritorno alla sola Legge Fornero sembra essere fuori discussione, ma bisogna prendere in considerazione anche il fatto che le coperture per permettere l’uscita anticipata a una moltitudine di lavoratori non ci sono.

Pensione con quota 96

La quota 96 esisteva parecchi anni fa e ad invocarla, negli ultimi anni, non sono stati solo i lavoratori. Poter andare in pensione sommando età e contributi ed ottenendo come risultato il numero 96 potrebbe essere un modo per permettere anche a chi ha pochi contributi di accedere al pensionamento anticipato.

Ma ovviamente se dovesse tornare la quota 96 lo farebbe con diversi paletti anagrafici e contributivi: un esempio potrebbe essere almeno 60 anni di età con almeno 36 anni di contributi. Il problema principale, ovviamente, resta sempre la sostenibilità della misura.

Un Governo che ha problemi a varare una quota 41 per tutti perché troppo costosa, pensiamo veramente che riesca a garantire la flessibilità in uscita a tutti con una quota 96?

Quali alternative per il 2024?

Si parla, ormai, di riforma delle pensioni da inizio anno e tutto quello che il Governo è riuscito a proporre è stato un ampliamento del riscatto laurea, la garanzia per i giovani e il ricambio generazionale senza, però, dare risposte concrete a chi aspetta il pensionamento.

Siamo ormai a fine luglio, a ridosso della pausa estiva dei lavori parlamentari, poi tutto sarà rimandato a settembre, quando si inizierà, inevitabilmente, a pensare alla Legge di Bilancio del prossimo anno. Il capitolo pensioni, come ogni anno, rischia di essere rimandato all’anno successivo. Si metterà una toppa per evitare un brusco ritorno alla Legge Fornero: potrebbe esserci l’ennesima proroga dell’Ape sociale e dell’Opzione donna ed eventualmente anche un prolungamento della quota 103. Ma più di così non credo si riuscirà a fare.