Un reddito di cittadinanza modificato nel 2023 

Mario nava
reddito di cittadinanza

Cancellare il reddito di cittadinanza è senza dubbio una operazione difficile. Anche se al governo è salita una coalizione che da sempre ha osteggiato il sussidio, cancellarlo non è possibile e forse non è nemmeno più una priorità dell’esecutivo. Piuttosto si pensa a modifiche della misura. Infatti vanno corretti alcuni errori che la misura ha dentro il suo meccanismo di funzionamento. Ma addirittura, si pensa ad un suo potenziamento dal punto di vista del suo importo. Ma solo per i meritevoli.  

 
Come cambierà il reddito di cittadinanza nel 2023 e perché non tutti i mali vengono per nuocere 

Niente più sussidio facile per tutti come è stato fino ad oggi il reddito di cittadinanza. È vero che ci sono i limiti ISEE e quelli patrimoniali ed economici da rispettare, che limitano la platea degli aventi diritto, ma fino ad un certo punto. Spesso il sussidio è finito a chi forse non lo meritava. Le cronache sono piene di furbetti che hanno preso il sussidio sfruttando buchi normativi o aggirando le normative. Inoltre molti giovani hanno preso in questi anni il sussidio, il che ha fatto molto discutere. Si tratta di una cosa che pare abbia ridotto pure l’offerta di manodopera per alcuni settori lavorativi. Ecco perché l’intenzione dell’esecutivo è di cambiare la misura, arrivando a correggerla 

 
Più facile sarà perdere il sussidio  

Ciò che potrebbe migliorare rispetto ad oggi è l’importo per famiglie bisognose purché con fragili presenti nel nucleo. E per situazioni di fragilità non si intende solo la presenza di invalidi. Infatti il sussidio potrebbe salire anche per chi ha minorenni in famiglia oppure over 60. Ed una cosa che cambierà potrebbe essere la decadenza dal beneficio per chi rifiuta anche solo una proposta di lavoro. Dal momento che molti beneficiari sono al secondo o addirittura al terzo giro di 18 mesi, l’offerta di lavoro potrebbe arrivare da tutto il territorio nazionale.  

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