Pensioni 2025: ecco 3 cattive notizie per i pensionati e per chi ci deve andare Pensioni 2025: ecco 3 cattive notizie per i pensionati e per chi ci deve andare

Aspettare la pensione prendendo per 4 anni un reddito ponte fino a 18.000 euro all’anno

Trovarsi ad una età piuttosto avanzata ed avere delle evidenti difficoltà fisiche, di famiglia, di lavoro o reddituali e prendere un trattamento che accompagna alla pensione. Questo è quello che possono fare quanti fino al 31 dicembre completano i requisiti per l’Anticipo Pensionistico sociale. Anzi, a dire il vero questo è quello che possono fare quanti entro il 30 novembre (ultima finestra 2024) presentano la domanda di certificazione del diritto all’Ape sociale.

Aspettare la pensione prendendo per 4 anni un reddito ponte fino a 18.000 euro all’anno

Con l’Ape sociale si può lasciare il lavoro a partire dai 63 anni e 5 mesi di età. Però bisogna anche avere una dote contributiva di 36 anni per gli addetti ad una delle 15 categorie di attività lavorative considerate troppo logoranti e valide anche per i precoci e la loro quota 41. Tali attività lavorative devono essere state svolte per 6 degli ultimi 7 anni di carriera oppure in alternativa, per 7 degli ultimi 10 anni.

Invece servono 30 anni di contributi per caregivers, invalidi al 74% almeno e disoccupati. Per la persona che assiste un parente disabile grave, ci vuole la convivenza con il disabile da almeno 6 mesi almeno prima di presentare domanda. Per quanto concerne i disoccupati, si parla di soggetti che hanno perso involontariamente il lavoro ed hanno preso tutti i mesi di Naspi spettante fino all’ultimo.

Ecco le particolarità di questo reddito ponte fino ai 67 anni di età

L’Ape sociale non è una pensione vera e propria ma è un assegno di accompagnamento alla pensione. Un reddito ponte che porta il beneficiario a prendere la pensione vera e propria. infatti è una misura che non prevede tredicesima, non ha assegni familiari, non ha maggiorazioni e non prevede l’indicizzazione al tasso di inflazione. Parliamo di una misura che non è reversibile a causa del decesso prematuro del beneficiario e che non può superare 1.500 euro al mese. Oltretutto la misura prevede il divieto di cumulo dei redditi da pensione con i redditi da lavoro. Significa che chi prende l’Ape sociale non può in nessun caso arrotondare lo stipendio con un lavoro. L’unica eccezione è il lavoro autonomo occasionale fino a 5.000 euro di reddito per anno solare.
Di fatto quindi quella che a tutti gli effetti è una indennità di accompagnamento alla pensione può arrivare fino a 18.000 euro all’anno per tutti i 3 anni e 7 mesi di anticipo massimo rispetto ai 67 anni.