Assegno di inclusione (ADI) niente ricarica il 26 marzo ecco perché

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Ecco chi il 26 marzo non ha preso la nuova ricarica dell’Assegno di inclusione e per quale motivo.
Assegno di inclusione

L’assegno di inclusione ormai è entrato al regime. L’epoca del reddito di cittadinanza è stata superata dal nuovo sussidio che riguarda le famiglie composte da soggetti sopra i 60 anni di età, minorenni, invalidi o presi in carico dei servizi sociali, sanitari e assistenziali. La misura ormai è entrata a pieno regime dal momento che il mese di marzo è già la terza mensilità di sussidio per molti beneficiari. Chi però ha preso la sua prima ricarica lo scorso 15 marzo, il 26 marzo non prenderà più nulla. Perché per l’Assegno di inclusione (ADI) niente ricarica il 26 marzo e adesso vedremo il perché.

Le date di presentazione della domanda sono fondamentali

Guardando all’esperienza di altri beneficiari delle mensilità precedenti, c’era chi pensava di prendere una ricarica anche il 26 marzo. Cosa che invece non accade. Le prime ricariche sono arrivate sulle card dei beneficiari il 26 gennaio. Ma solo per chi aveva presentato la domanda tra il 18 dicembre 2023 e il 7 gennaio 2024. Naturalmente parliamo di domanda e sottoscrizione del PAD sulla piattaforma SIISL. Chi aveva saltato il 7 gennaio, ma aveva completato la procedura entro il 31 gennaio, ha ricevuto la prima ricarica il 15 febbraio. Ma questa ricarica era riferita al mese di gennaio. Per questo il 27 febbraio questi beneficiari dell’assegno di inclusione hanno ricevuto anche la seconda ricarica alla pari di chi aveva ricevuto il primo pagamento il 26 gennaio. Quindi due ricariche lo stesso mese per chi ha presentato domanda entro fine gennaio. Chi invece la domanda l’ha presentata a febbraio, dopo la prima ricarica del 15 marzo, il 26 marzo non ha ricevuto nessun pagamento.

Assegno di inclusione (ADI) niente ricarica il 26 marzo ecco perché

Di fatto, mentre la ricarica del 15 febbraio ha riguardato il mese precedente, cioè gennaio, la ricarica del 15 marzo va considerata come una ricarica anticipata dello stesso mese di marzo. Capire questo passaggio è fondamentale per comprendere come effettivamente non c’è nulla di strano nella chiusura del mese di marzo per ciò che riguarda i pagamenti dell’ADI. In altri termini, chi presenta domanda adesso, o l’ha presentata a marzo, il 15 aprile prenderà la ricarica del mese corrente e non quella arretrata del mese precedente. COsa queddsta che ripetiamo, pare che l’INPS abbia adottato solo per allineare i beneficiari dell’ADI che hanno presentato domanda entro la fine di gennaio.

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