Assegno unico familiare, amore cieco dello stato o misura iniqua?

Luca
Prevista per gennaio la nuova legge che regola la fruizione dell’assegno unico familiare, scopriamo alcune novità

C’è una frase inclusa nel rito del matrimonio che recita “Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”, e a questa pare ispirarsi la legge che regolerà l’erogazione dell’assegno unico familiare.

Le novità riguardo l’assegno unico familiare

La norma, ancora in via di definizione, prevede un assegno con l’importo diviso in due componenti, la prima fissa e la seconda che varia in funzione del reddito lordo del nucleo familiare.

Questo significa che per la parte fissa lo stato si comporta come uno sposo che amerà sempre con la stessa intensità a prescindere di quanto amore ha bisogno la sposa, e in questo non c’è alcun male.

Ma mettendo a posto le comparse di questo sciocco paragone è chiaro che non si tratta di amore ma di risorse economiche che vengono elargite, almeno in parte, a tutti nella stessa misura.

Certo che anche se di questa parte fissa non si conosce ancora la consistenza vale la pena interrogarsi su alcuni aspetti che dovrebbero farci riflettere, ad esempio, su come viene visto e considerato il cittadino, con diritto al voto, da parte di chi scrive le leggi e che tanto anela la rielezione.

Di sicuro la stragrande maggioranza delle famiglie italiane non naviga nell’oro ma, anche se circoscritte, ci sono famiglie che sono assolutamente benestanti e la percezione dell’assegno unico familiare è assolutamente ininfluente sul loro tenore di vita.

il medico deve andare dagli ammalati e non dalle persone in salute

Eppure a quanto pare verrà corrisposto anche a chi non ne ha bisogno e questa è una cosa da evidenziare. Scrivo questo non per il puro piacere della polemica ma sono istintivamente portato a ritenere inutile una misura che attinge alle risorse dello stato per destinarle ad aree già floride.

Non pretendo certo di scrivere le leggi ma credo che i cittadini hanno diritto di conoscere le motivazioni ed i principi dai quali chi scrive questa e tutte le altre leggi traggono ispirazione.

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