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Tornano le detrazioni per i familiari conviventi, vediamo cosa cambia

Tornano le detrazioni per spese sostenute per familiari conviventi e figli over 30: ecco cosa cambia rispetto alla legge di bilancio 2025.

Un emendamento al decreto fiscale ha riportato una novità che molti contribuenti attendevano: il ritorno delle detrazioni per le spese sostenute nell’interesse degli altri familiari fiscalmente a carico. Si tratta di una marcia indietro, almeno parziale, rispetto a quanto stabilito con la legge di bilancio 2025, che aveva introdotto importanti restrizioni.

Cosa prevedeva la legge di bilancio 2025

La manovra di inizio anno aveva infatti eliminato la possibilità di portare in detrazione alcune spese effettuate per altri familiari conviventi con l’eccezione degli ascendenti. Questo aveva escluso, di fatto fratelli, sorelle, nuore, generi, suoceri e figli con più di 30 anni di età.

Una delle conseguenze più criticate riguardava i figli over 30, che spesso non hanno redditi propri sufficienti per beneficiare delle detrazioni. Le spese sanitarie, universitarie, per lo sport o l’assistenza, se sostenute da un genitore, non erano più detraibili.

Cosa cambia con l’emendamento

Con l’emendamento approvato al decreto fiscale, la situazione cambia. Si torna a prevedere la detraibilità per le spese sostenute per familiari fiscalmente a carico, purché risultino conviventi o titolari di un assegno di mantenimento.

In pratica, se una spesa medica o universitaria è sostenuta da un genitore per parente convivente fiscalmente a carico, la detrazione spetta.

Ancora più importante, l’emendamento reintroduce la detrazione anche per i figli con più di 30 anni, che spesso rientrano in situazioni di precarietà lavorativa o disoccupazione, pur avendo superato il limite di età per l’inserimento tra i familiari a carico.

In questi casi, sarà necessario dimostrare che la spesa è stata sostenuta nell’interesse del familiare convivente e che quest’ultimo non ha fruito direttamente della detrazione, per evitare doppi benefici.

Un passo indietro (o avanti?)

Se da un lato la legge di bilancio 2025 aveva cercato di semplificare e razionalizzare il sistema delle detrazioni, dall’altro aveva finito per penalizzare molte famiglie che si fanno carico di spese importanti per altri membri del nucleo. L’emendamento al decreto fiscale corregge questo squilibrio, riallineando il sistema a una logica più equa.

Il testo definitivo è ora atteso alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma la direzione è chiara: più flessibilità e più possibilità di recupero fiscale per chi sostiene economicamente i propri familiari, anche quando la normativa formale sembra non considerarli più “a carico”.